epa05037819 Belgian security forces during a police operation in Molenbeek, Belgium, 22 November 2015. The city of Brussels will remain at Belgium's highest level of terrorism alert following a decision made by the Belgian national security council. The decision came as police continued a manhunt for two suspected terrorists wanted in connection with the November 13 Paris terrorist attacks. Multiple suspects connected to the bombings and shootings in Paris, which killed 130 people and left 352 injured, had ties to the Belgian capital. For more than a week, police in Brussels have been searching for Salah Abdeslam, the brother of one of the Paris suicide bombers EPA/OLIVIER HOSLET

Bruxelles blindata e sotto assedio, neutralizzata una cellula jihadista. 16 arresti, ma Salah è ancora in fuga

A Bruxelles l’allerta terrorismo resta al massimo livello e la polizia belga lancia la sua offensiva per stringere il cerchio attorno a Salah Abdeslam, che però riesce a sfuggire. Dopo una retata scattata con una maxi-operazione coordinata in sette quartieri della città, le forze dell’ordine arrestano 16 persone, tutte in qualche modo collegate all’inchiesta sui fatti di Parigi, che ha portato il terrore anche in Belgio. La minaccia rimane ‘seria e imminente’, e spinge il Paese a restare blindato. I 16 arresti, che dovranno essere convalidati dal giudice, non bastano a rassicurare le autorità, che chiedono il massimo riserbo e non accettano domande sull’inchiesta. Salah è ancora in fuga, e non si può abbassare la guardia. La polizia lo avrebbe visto a Liegi ma poi avrebbe perso le sue tracce mentre scappava su una Bmw in direzione della Germania. Due Tweet della polizia belga, in azione a Bruxelles per la vasta operazione antiterrorismo, ha scatenato l’ironia dei Social e il particolare di chi usa Twitter. ‘Chiediamo a tutti di restare calmi e di seguire rigorosamente le istruzioni delle forze dell’ordine’, è il messaggio tweet lanciato alle 21.47 in tutte le lingue nazionali dal centro di crisi del Belgio La polizia ha chiesto ai media di non comunicare informazioni sui luoghi dove si stanno svolgendo le operazioni, e i principali media belgi hanno comunicato che rispetteranno la richiesta. Stesso invito anche per gli utenti dei social network. Quasi contemporaneamente alla diffusione di queste richieste, il popolo di Twitter ha generato un hashtag  #BrusselsLockdown  e tutti si scatenano a pubblicare foto di gattini che vorrebbero uscire di casa. Le operazioni coordinate della polizia sono scattate nel tardo pomeriggio, subito dopo che il premier Charles Michel aveva confermato che l’allerta rimane al livello 4. Le forze speciali hanno chiuso un ampio perimetro vicino alla Grand Place, sono entrati in un hotel Radisson poco distante, e hanno compiuto azioni a Etterbeek, Molenbeek, Jette, Anderlecht, Forest, Woluwe. Tutto sotto gli occhi di una città spettrale. A Molenbeek, sono entrati anche a casa dello zio di Salah. Contemporaneamente, altre tre perquisizioni si sono svolte a Charleroi. Ma in tutte le operazioni non sono state trovate né armi né esplosivi. Intanto, anche per consentire alla polizia di proseguire la caccia ai terroristi, Bruxelles resta paralizzata. Scuole, asili, università e uffici pubblici saranno chiusi, metro e tram sotterranei fermi, centri commerciali serrati, tutti gli eventi aperti al pubblico annullati. Un inedito per il Belgio, una situazione eccezionale dettata dalla gravità della situazione, con un terrorista in fuga pronto a farsi esplodere. Per tutti gli altri, la vita dopo il weekend di paura non riparte. I dipendenti pubblici resteranno a casa, e per gli altri, come ad esempio le banche, i datori di lavoro si stanno attrezzando per consentire il telelavoro. Il Governo belga e l’antiterrorismo temono ancora offensive a più riprese contro molteplici obiettivi, soprattutto quelli affollati, esattamente come a Parigi. E non hanno intenzione di correre rischi, nonostante ammettano di essere consapevoli dei danni economici e professionali che tali misure estreme hanno come conseguenza. La divisione cyber-terroristica dell’Isis ha diffuso delle linee guida per difendersi dagli attacchi sul web del gruppo di hacker Anonymous. All’indomani degli attentati di Parigi, Anonymous aveva dichiarato guerra ai jihadisti, annunciato la più grande operazione di sempre. In risposta l’Isis ha inviato un messaggio attraverso la piattaforma Telegram definendo quelli di Anonymous ‘idioti’ e chiedendo ai fratelli di prendere precauzioni sulla rete. Solo le istituzioni europee lavoreranno, ma si svolgeranno solo le riunioni più importanti, come Eurogruppo e consiglio istruzione, mentre le altre sono state annullate. Il premier Charles Michel non nasconde la difficoltà della situazione che di fatto paralizza la capitale. Ma, dopo aver presieduto il gabinetto anticrisi, non ha esitazioni: ‘La minaccia è considerata seria e imminente, temiamo attacchi simili a Parigi da più individui contro più obiettivi’. L’allerta sarà rivista nuovamente ma nel frattempo restano in piedi le misure eccezionali, a partire dal massiccio dispiegamento di polizia ed esercito che pattugliano tutte le deserte strade di Bruxelles, presidiano i pochi negozi aperti, pronti ad entrare in azione. La caccia resta sempre al ricercato numero uno, Salah, e i suoi complici tra cui potrebbe esserci anche  un sospetto jihadista britannico, indicato come sodale del boia ‘Jihadi John’ e ricercato da Londra, che avrebbe usato i suoi stessi contatti belgi per nascondersi a Bruxelles. Il ministro degli Interni Jan Jambon conferma che si cercano molteplici sospetti, è per questo che abbiamo messo in campo una simile concentrazione di risorse. All’indagine si lavora 24 ore su 24, assicura il premier Michel. Utilizzando ogni mezzo, forse anche il fratello di Salah, Mohamed, che ha rilasciato interviste a tutte le tv belghe e straniere, chiedendo di nuovo di consegnarsi, perché la famiglia preferisce vederlo in prigione piuttosto che al cimitero. L’Europa blinda le sue frontiere esterne dopo gli attacchi kamikaze di Parigi, con controlli sistematici e coordinati anche per i cittadini Ue, nel tentativo di stringere le maglie sul fenomeno dei foreign fighters, arma letale in mano all’Isis, mentre il commissario Dimitris Avramopoulos, si spinge un passo oltre e al consiglio straordinario Interni-Giustizia Ue lancia l’idea ideale di un’agenzia di 007 europei, obiettivo su cui cominciare a lavorare, gettandone le basi. Ma sul progetto di un’agenzia di intelligence comunitaria Berlino e Parigi tirano il freno a mano: ‘Non siamo pronti a cedere sovranità su questo punto. Piuttosto dobbiamo fare in modo che i singoli Paesi collaborino di più’, mette in guardia il tedesco Thomas de Maiziere. ‘Per un’agenzia serve tempo. E qui di tempo non ce n’è. Ciò che si può fare è rafforzare al massimo la cooperazione’, avverte il francese Bernard Cazeneuve. E il coordinatore antiterrorismo Ue Gilles De Kerchove, chiarisce: ‘Un’agenzia di 007 Ue nell’attuale contesto legale non è fattibile perché l’intelligence è di competenza degli Stati, oltre al fatto che i Paesi più grandi non sono interessati. Abcnews riporta che Salah Abedeslam, il terrorista del commando di Parigi che sarebbe riuscito a rientrare in Belgio dopo gli attacchi, starebbe tentando di andare in Siria. Lo hanno detto all’emittente americana due amici di Abedeslam che hanno ricevuto una telefonata martedì dall’uomo che avrebbe detto loro che era nascosto a Bruxelles,  ma che sta cercando disperatamente di arrivare nelle zone controllate dallo Stato Islamico in Siria. La Gran Bretagna ha rinviato intanto la partenza per Gand dove nel prossimo fine settimana giocherà contro il Belgio la finale di Coppa Davis. Lo ha annunciato la Bbc sottolineando come Bruxelles, che si trova a poco più di 50 km da Gand, sia ancora una città blindata e l’allerta contro attentati terroristici sia ai massimi livelli.

Cocis

 

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