Una frase indecente postata nel profilo social di un’insegnante non è passata inosservata. “Frecce tricolori di m….” è il contenuto del ‘post incriminato’ pubblicato in occasione della visita a Venezia del presidente Mattarella, del ministro Crosetto e dell’esibizione sui cieli di Piazza San Marco della pattuglia acrobatica delle Frecce tricolori. Il commento della professoressa è grave ed diventato un caso.
La dirigente scolastica del Liceo Europeo Foscarini, Alessandra Artusi ha detto: “Me ne sto occupando da stamane, è un fatto molto grave e insensato. Da oggi sto compiendo le verifiche per quanto di mia competenza e non è escluso che possano essere presi provvedimenti disciplinari”.
In concomitanza arriva la notizia che Christian Raimo, scrittore e insegnante del liceo Archimede di Roma, è stato raggiunto dal provvedimento dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio che lo ha sospeso per tre mesi dall’insegnamento con la decurtazione dello stipendio al 50%.
Le parole oggetto di sanzione furono pronunciate da Raimo durante un dibattito alla festa nazionale di Avs dal titolo ‘Proteggiamo la scuola da Valditara’. Christian Raimo, candidato con Alleanza Verdi e Sinistra alle ultime Europee ma non eletto, aveva rivolto al ministro epiteti pesanti: “cialtrone, lurido, repressivo e pericoloso”. Raimo disse poi: “Valditara è un bersaglio da colpire come si colpisce la Morte nera di Star Wars”, aggiungendo “bisogna fare una manifestazione non per la scuola, ma proprio contro Valditara”. Lo scrittore era già stato oggetto di un precedente provvedimento per alcune dichiarazioni in cui si ravvisava “un incitare i giovani alla violenza”.
Quelle del docente, già candidato alle Europee con Avs, sono state “dichiarazioni pubbliche offensive”, spiega Anna Paola Sabatini, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio. “Si configurano come un’offesa che viola i principi fondamentali di rispetto reciproco e dialogo civile”.
La professoressa ha fatto subito marcia indietro con toni che non sono conciliabili con l’irruenza e del suo commento che non fa onore alla sua professione ed è di cattivo esempio per chi la segue, per gli studenti a cui insegna. Io accusare le forze armate? Ma quando mai?, scrive nel post “riparatorio”.
“E chi ha offeso le forze armate? Ce l’ho con l’inquinamento acustico e atmosferico (gas serra) provocato; nonché con la pericolosità (non solo per le persone fisiche ed edifici, ma anche per animali, specialmente volatili e uccelli migratori) per non parlare dei costi”. Ha replicato così su Facebook . “Tra l’altro – si difende- passo per ‘fomentatrice’ di qualsiasi evento sgradevole accaduto nell’Istituto scolastico, di cui, ovviamente, non ho nessuna responsabilità”.
Certo che se usa quel frasario il rischio c’è che la mettano in mezzo. Secondo la docente “si ipotizza pure che io nelle mie classi non faccia altro che parlare male delle Forze armate (sic!). Ma quando mai? Viviamo in un regime o cosa? Mi pare proprio di sì”.
Ecco che la prof si scopre e rivela la vera vis polemica, strillando al regime. Accusa per diferndersi. Certo, è colpa proprio di un regime se lei ha tutta la libertà di scrivere tutto ciò che le passa per la mente… La toppa è peggio del buco come si dice spesso. Tra l’altro neanche una parola per scusarsi del linguaggio sboccato, simile a quello usato dal collega Christian Raimo che, ci si augura, che non faccia parte della sua postura di insegnante.