Bulgaria. Divieto di fumo in luoghi pubblici

E’ passata in Parlamento il divieto del fumo in luoghi pubblici chiusi. Secondo i dati del ministero della Sanità, il 44% dei circa 7,4 milioni di abitanti fuma regolarmente, un dato secondo solo alla Grecia in Europa. E da oggi chi trasgredisce alle nuove regole rischia multe tra i 300 e i 500 leva, l’equivalente di 153-255 euro. Vietato accendersi una sigaretta negli uffici, nei bar e luoghi di ristorazione, ma anche nei cortili delle scuole, nei cinema all’aperto e negli stadi. “Chiunque fumi dentro un ristorante da domani è un barbaro”, ha decretato ieri il primo ministro Boyko Borissov. Il divieto di fumare nei luoghi pubblici ha però scatenato una valanga di critiche, che in buona parte puntano il dito contro un’ipocrisia di fondo: le sigarette sono legali benchè facciano male, fumarle in famiglia si può, in pubblico invece no. “Nessun divieto è rispettato davvero in Bulgaria, è illegale vendere sigarette ai bambini, però li vedi fumare fuori dalle scuole”, fa notare ad esempio Assen Agov, deputato dell’opposizione. Molti fumatori parlano di “discriminazione”.

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