Si sono aperti stamani i seggi per il ballottaggio delle elezioni presidenziali in Bulgaria, le quinte democratiche dalla caduta del comunismo nel 1989. Alle 14.00, ora locale (le 13.00 in Italia) , l’affluenza alle urne era del 30%. Si è registrato, quindi, un incremento del 7% rispetto al primo turno di domenica scorsa. I due candidati in gara sono Rossen Plevneliev, appoggiato dal partito conservatore Gerb (Cittadini per lo sviluppo europeo della Bulgaria), al potere, e Ivaylo Kalfin, del Partito socialista bulgaro (Bsp). Al primo turno, Plevneliev, ha ottenuto il 41,11% dei consensi. Non ha comunque raggiunto il 50% più uno , richiesto per essere eletto immediatamente. Il suo rivale, Kalfin, invece, ha raccolto il 28,96% dei consensi. La vittoria di Plevneliev appare scontata a molti osservatori. Eppure, nonostante il sostanziale distacco tra i due, non si esclude un colpo di scena. Alle urne sono chiamati, dalle 6 alle 19 locali (5-18 in Italia), poco più di 6,9 milioni di cittadini. Il mandato del presidente bulgaro, nel Paese che fu di Ceaușescu, è di cinque anni e può essere rinnovato una sola volta. Le presidenziali per la prima vota sono abbinate alle amministrative, che al primo turno sono state vinte dal Gerb.
Maria Teresa Nunziata