Un caccia F16 greco è precipitato poco dopo il decollo in una zona dove erano pronti ad alzarsi in volo altri velivoli. Tra le vittime si contano almeno dieci morti e diciannove feriti, di cui nove italiani. Sette sono gravi. Sia l’aereo greco che gli altri erano dunque carichi di carburante e questo ha reso ancora più devastanti gli effetti dell’esplosione. L’episodio è avvenuto nella base aerea Nato di Las Lanos ad Albacete, in Spagna, durante il programma di formazione di piloti della Nato. Il caccia è precipitato nella zona di addestramento della scuola di perfezionamento di piloti. Tra i morti, i due piloti del caccia biposto greco e altre otto persone di nazionalità francese. Dei nove militari italiani sono rimasti feriti, due sono in condizioni più gravi: hanno ustioni su varie parti del corpo, mentre gli altri sette coinvolti hanno soprattutto escoriazioni. Si tratta di personale che si trovava a terra, nei pressi dei velivoli che erano in attesa di decollare nell’area dell’incidente. Uno dei piloti italiani: “E’ stato un inferno” Nell’impatto al suolo dell’F16 greco sono stati interessati numerosi velivoli della Nato che stavano partecipando al corso TLP (Tactical Leadership Programme) tra i quali anche velivoli italiani. Tra i numerosi aerei della Nato che stavano partecipando al corso TLP (Tactical Leadership Programme) anche un AMX del 51/mo Stormo di Istrana dell’Aeronautica Militare e 5 velivoli Harrier AV8 B della Marina militare: almeno uno di questi ha subito seri danni, mentre ancora non si conoscono bene le condizioni degli altri visto che nella zona sono tuttora in corso le azioni delle squadre antincendio e di soccorso. “Questo è un incidente che colpisce tutta la famiglia Nato”, così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.