Passa la legge sull’omicidio stradale e il colpevole rischia fino a 20 anni di carcere. Il giorno seguente ad Ardea, a pochi km. da Roma crolla un albero che schiaccia un’auto provocando l’uccisione di due egiziani. Le strade di collegamento dei Comuni piccoli/medi sono in condizione di massima insicurezza con buche, segnaletica inesistente e strutture prospicienti, quali quelle pubblicitarie e le alberature, senza un minimo di rilevamento delle condizioni statiche. Dicemmo a suo tempo che qualsiasi opera, aperta al pubblico in questo quadro di piena insicurezza, si sarebbe dovuta chiudere. Ora per i morti di Ardea non dovrebbe incorrere nella legge di omicidio stradale l’ente responsabile della sicurezza stradale? Certo solo nel caso di eventuali omessi e dovuti controlli! Il paradosso fa pensare che nelle grinfie della legge, dovrebbe incorrere non solo l’utente, ma anche il responsabile della sicurezza stradale. I Piccoli/Medi Comuni, credetemi, sono interessati ai chiarimenti…
Gerardo Rosa Salsano