TORINO. Commercializzava caffè del Guatemala di qualità arabica, ma che del Paese centroamericano ben poco aveva. La guardia di finanza ha sequestrato in una azienda di Torino 10mila confezioni di caffè, in realtà provenienti da Vietnam e Uganda, e altre 100mila ancora da confezionare, per un valore complessivo di mezzo milione di euro. Sequestrato anche tutto l’occorrente per il confezionamento del caffè, macchinari compresi. Denunciato per frode in commercio il titolare, un sessantenne italiano, che rischia ora fino a tre anni di reclusione.
Il caffè, che sulla confezione riportava come provenienza il Gautemala, uno dei Paesi più noti al mondo proprio per la qualità del caffè, di fatto, era composto da miscele asiatiche e, in minor percentuale, da altre provenienti dal sud-america.
Inoltre, il prodotto era destinato ad un packaging, ad atmosfera protettiva, riportante un marchio contraffatto.