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Assumere troppe bibite nella versione light o diet, dal 30-38% dei casi, aumenta il rischio di depressione. Caso contrario invece il caffè. Lo rivela un maxistudio durato oltre 10 anni che sarà presentato al 65/imo meeting Annuale della American Academy of Neurology che si terrà a San Diego a marzo prossimo. A condurre la ricerca è stato Honglei Chen dei National Institutes of Health in Research Triangle Park in Nord Carolina. Nello studio sono state coinvolte 263.925 persone di un’età compresa tra i 50-71 anni all’inizio del lavoro; a 10 anni di osservazione sono stati diagnosticati oltre 11 mila diagnosi di depressione. Incrociando i dati sul consumo di bibite, tè e caffè con quelli sulle diagnosi di depressione è emerso che i grandi consumatori di bibite hanno un rischio di soffrire di depressione fino al 38% più elevato, mentre il consumo di caffè, specie se assunto amaro, ridurrebbe il rischio del 10%.
