Un nuovo inizio territoriale, morale e culturale. Assieme a Fazzolari erano presenti il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, il Commissario straordinario di governo per Caivano, Fabio Ciciliano e il presidente e l’amministratore delegato di Sport e Salute S.p.A, Marco Mezzaroma e Diego Nepi Molineris. “Non solo lo Stato c’è, ma c’è uno Stato che funziona – sottolinea Fazzolari- . Il messaggio credo sia fortissimo: non solo siamo in anticipo su un cronoprogramma che tutti ritenevano molto difficile da rispettare. Ma il segnale ancora più forte di legalità che stiamo dando è che non conviene sfidare questo governo, non conviene sfidare lo Stato. Se qualcuno crede di intimorire o sfidare lo Stato si ritrova davanti uno Stato ancora più determinato a portare a termine gli impegni che ha preso. Quindi – conclude a coronamento di una bella giornata- oggi la soddisfazione è doppia”.
‘’Una zona “esempio purtroppo noto alle cronache per la sua fatiscenza, i problemi, la criminalità, l’abbandono può diventare un modello esattamente inverso. E noi stiamo lavorando con una cadenza e una presenza quotidiana, qualcuno si è lamentato perché ci sono troppi ministri che vanno a Caivano…”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una intervista a TgPoste. Il riferimento è al governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ha più volte ironizzato sul viavai istituzionale nel comune in provincia di Napoli: “Ma non sono solo ministri, ci sono le Poste, il genio militare, tantissime realtà che spontaneamente si sono messe a disposizione quando abbiamo lanciato questa sfida”.
“In Italia – ha proseguito la premier – abbiamo diverse zone franche, diversi territori nei quali lo Stato a un certo punto ha deciso di indietreggiare perché ha pensato che fosse troppo difficile risolvere il problema. Io penso che uno Stato serio una scelta del genere non la possa fare ma so anche che è molto difficile pensare di poter risolvere nello stesso momento contemporaneamente tutti i problemi che abbiamo sul territorio, Allora su Caivano abbiamo deciso di fare un esperimento, di dimostrare che se la politica, ma anche gli attori privati, le aziende, tutti i livelli istituzionali, le forze dell’ordine, i giudici, la parte bella di questa nazione si fossero concentrati si sarebbe potuto dimostrare che quelle zone non sono perse”.
Meloni ha sottolineato che “non possiamo permettere che ci siano cittadini di serie B. La più grande soddisfazione me l’ha dato vedere il post di una mamma che era riuscita finalmente a portare suo figlio al parco a Caivano. A piccoli passi si mette ogni giorno un pezzetto di mattone, con il contributo di tutti. Io non mollo finché non riesco a dimostrare che le cose possono cambiare e sono certa che se lo facciamo a Caivano, mentre nel frattempo stiamo facendo delle norme che valgono anche per tutte le altre Caivano d’Italia, saremo in grado di restituire ai cittadini tutte le altre zone franche”.
Anche Carlo Nordio ha risposto alle polemiche sollevate dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Il ministro della Giustizia è andato a Caivano (in provincia di Napoli) in occasione della Giornata della Legalità organizzata dal liceo Braucci, in collaborazione con il dicastero. «La nostra presenza non è formale. La presidente Meloni ha invitato ciascun ministro a dare la propria testimonianza. Noi oggi abbiamo celebrato qui a Caivano un processo simulato, esempio di efficacia, intelligenza, sensibilità, organizzazione che dovrebbe essere preso a modello anche nei tribunali ordinari. I ragazzi erano molto ben preparati. Sono grato agli organizzatori per averci dato questa possibilità. Per Caivano era indispendabile, per dare un segnale di presenza e affetto dello Stato verso la Regione e verso questo territorio», ha detto Nordio ai cronisti.