Calabria: 118, Sapia e legge di bilancio

«Per garantire più medici nelle postazioni calabresi del 118, presenterò specifici emendamenti alla legge di Bilancio. Le carenze di organico sono gravissime, specie in Calabria, e non più tollerabili. Urge inquadrare meglio i medici del 118, che vanno formati con strumenti diversi, pagati bene e valorizzati sul piano professionale. Diversamente il 118 avrà ulteriori e più grossi problemi». Lo afferma, in una nota, il deputato di L’Alternativa C’è Francesco Sapia, che alla Camera siede in commissione Sanità. «Dal nord al sud della Calabria sono morti troppi pazienti privi di assistenza medica in ambulanza. L’ultimo episodio del genere – prosegue il parlamentare – è successo a Roseto Capo Spulico. Non si capisce perché il settore dell’emergenza-urgenza debba essere così mortificato, svilito e ridotto, specie in una regione con collegamenti viari problematici, con ospedali chiusi e con interi territori senza i presìdi di base per i malati acuti». «Questa carneficina – conclude Sapia – va fermata subito. La politica calabrese deve essere unita e deve impedire ad ogni costo che la situazione degeneri oltremodo. Vanno messe da parte le strategie e le tattiche elettorali, nell’interesse primario dei calabresi. Mi auguro che il ministro della Salute, Roberto Speranza, si renda conto che il potenziamento del 118 è prioritario. Spero che voglia uscire dal suo lungo silenzio e interrompere il suo insostenibile immobilismo».

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