L’attaccante del Palermo Fabrizio Miccoli, risulta indagato nell’ambito di un’indagine della Dia su schede telefoniche contraffatte. Altre quattro persone, oltre ad un titolare di un centro Tim, sospettato di aver accesso abusivo ad un sistema informativo, risultano indagati ed intestatari di altrettante schede telefoniche che il calciatore utilizzava regolarmente. Uno degli apparecchi, tra l’altro, sarebbe stato precedentemente prestato dal giocatore rosanero al suo amico Mauro Lauricella, figlio del boss della Kalsa arrestato nel settembre 2011. Intanto sono già partite le indagini, condotte dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal suo pool, per capire a cosa dovevano servire le utenze che si sarebbe procurato Micolli. Gli inquirenti sospettano che Lauricella tenesse contatti con il padre durante la latitanza proprio attraverso una delle schede “pulite” ma, almeno per il momento, non è emerso nulla. Miccoli, dal canto suo, non ha mai nascosto l’amicizia con Mauro Lauricella, che non ha mai avuto guai con la giustizia.
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