Poter guardare gratuitamente le partite dei campionati mondiali ed europei di calcio in tv è un diritto che va tutelato. A tal proposito il giudice del Tribunale del Lussemburgo ha respinto i ricorsi presentati da Fifa e Uefa, stabilendo con una sentenza che “tutte le partite che coinvolgono una squadra nazionale sono di particolare rilevanza per il pubblico di un determinato stato membro”, dovendo quindi essere trasmesse da una televisione di pubblico accesso. La battaglia legale tra le due fazioni era nata per contrastare la direttiva Ue del 1989, secondo il quale “le autorità nazionali possono esigere che determinati eventi siano trasmessi su canali liberamente accessibili per garantire il diritto del pubblico a vederli”. L’avvocato generale della Corte, che tiene oltremodo a precisare che tale sentenza è provvisoria e quindi non ‘vincolante’ per il giudizio finale, sottolinea che gli stati che intendono vietare l’esclusiva della coppa del mondo e di quella europea devono stilare una specifica lista degli eventi, senza però fornire una specifica motivazione e conclude proponendo alla Corte “di respingere in tote le impugnazioni”
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