La soglia dei tre miliardi è stata già superata giovedì scorso con il pagamento della clausola da 120 milioni per Griezmann. Alla fine di questa settimana, con la formalizzazione di diversi affari, tra cui De Ligt alla Juve campione d’Italia, si arriverà ai tre miliardi e mezzo. E considerato che la sessione di calcio mercato chiude il prossimo 2 settembre il record fatto segnare la scorsa estate con 4,5 miliardi sarà sicuramente polverizzato. Follie moderne, qualcuno penserà. Ma non è così perché si investono soldi per guadagnare soldi in operazioni finanziarie che hanno rappresentano il nulla con il gioco del calcio e l’amore dei tifosi nei confronti della propria squadra del cuore. Solo per fare un esempio quello che si spenderà in questa sessione di calcio mercato rappresenta più della metà dell’importo complessivo messo a disposizione per varare il reddito di cittadinanza. E un terzo per Quota 100, l’altra misura simbolo del governo giallo verde. Il calcio mercato, stando ai dati dell’ultima sessione chiusasi nell’inverno del 2019, vale quanto una manovra ‘strutturale’, anche se specifica, dello Stato italiano. Nell’ultima sessione di calciomercato a livello globale sono stati completati 3.716 trasferimenti internazionali per un importo complessivo che, restando solo alle squadre italiane che militano in serie A, ammonta alla somma di 1136.85 milioni di euro. In Inghilterra i numeri sono ancora più alti. Dai dati raccolti dalla FIFA, attraverso l’International Transfer Matching System (ITMS), emerge un incremento del numero di transazioni pari al 9,2 per cento su base annuale. A gennaio 2019 le società calcistiche facenti parte delle associazioni affiliate alla FIFA hanno sborsato 1,09 miliardi di dollari per l’acquisto di calciatori dall’estero. Sulla spesa totale il dato relativo ai club delle BIG 5 (Inghilterra, Italia, Germania, Francia e Spagna) pesa per il 59,1 per cento. Le magnifiche cinque per accaparrarsi i migliori giocatori sul mercato internazionale hanno speso 642,8 milioni di dollari. E quest’anno ne spenderanno di più.
Le squadre inglesi, nonostante un vistoso decremento rispetto a gennaio 2018, si sono confermate, nello scorso anno, le più spendaccione con un esborso totale di 178,2 milioni di dollari. Nella speciale classifica dei team che hanno speso di più nell’ultima finestra di mercato internazionale, al secondo posto ci sono i club italiani (144,6 milioni di euro, +459 per cento su base annuale). A seguire troviamo le società tedesche (112,5 milioni di dollari, +56,7 per cento), spagnole (112 milioni, -70,1 per cento) e francesi (95,4 milioni, +104,6 per cento).
Il colpo Cristiano Ronaldo, messo a segno dalla Juventus per 117 milioni, ha avuto il suo effetto anche sulle altre concorrenti della Serie A con Milan e Roma nella classifica delle più spendaccione. I numeri alti registrati in Italia sono, però, ancora lontani da quelli registrati in Premier League. Il campionato inglese resta ancora molto distante dal punto di vista delle spese compiute in periodo di calciomercato: nella patria del football sono stati spesi 1418.14, una cifra inferiore ai quasi 1.6 miliardi investiti nella passata stagione. Su questo dato pesa il mercato a costo zero adoperato dal Tottenham, unica squadra dalla nascita della massima lega inglese in grado di chiudere l’estate senza operazioni in entrata o in uscita.
Quest’anno il gradino più alto del podio sarà della Spagna. Le squadre spagnole hanno già investito oltre un miliardo. Un terzo solo il Real con 303 milioni, di cui 100 solo per Hazard. Segue il Barcellona a 233, in attesa di capire come si evolverà il giallo Neymar. Servono, però, 200 milioni. Terzo per investimenti a 197 è l’Atletico Madrid, che con la cessione di Griezmann ha finanziato l’acquisto per 126 del gioiellino 19enne portoghese Joao Felix. E in più si trova in largo attivo nel bilancio cessioni/vendite, +114. Numeri che saranno destinanti a salire, vertiginosamente.
In Italia i nomi caldi sono quelli di Lukaku visto che De Light è già della Juve, di Higuain. E poi c’è la telenovela Icardi. Nelle sessioni di calcio mercato spesso le squadre per evitare che la diretta concorrente alla vittoria finale possa migliorare la rosa con l’acquisto di un top player entrano nella trattativa con il semplice fine di far aumentare il cartellino del calciatore. “Bisogna stare attenti a tutte le operazioni di mercato che si imbastiscono in questo periodo. Le parole dette e sprecate sono sempre tante. Spesso – spiega Omar Scafuro- alcune sono solo operazioni di disturbo mentre alte che partono con solidi base, a volte si svuotano ad un passo dalle firme ufficiali, perché alcuni investitori, per svariati motivi, decidono di mollare tutto. A rimetterci sono i club ed i tifosi che si sentono traditi”. Pratiche del genere riempiono gli annali delle cronache del calcio mercato internazionale. In Italia ora le squadre stanno iniziando i ritiri precampionato agli ordini di confermati e nuovi allenatori che fremono per avere i calciatori da loro richiesti. Per ora colpi clamorosi ancora non vengono ufficializzati: quelli desiderati sono ancora tanti. Manca ancora tanto alla fine del calciomercato ma già prima della fine di luglio ci saranno dei colpi sensazionali.