Calcioscommesse: 19 arresti. Blitz a Coverciano, Criscito fuori da Euro 2012

Non si arresta il ciclone calcio scommesse. La serie A è di nuovo al centro delle polemiche, dopo il blitz di questa mattina che ha portato a diversi arresti in Italia e all’estero. Sott’accusa, un’organizzazione transnazionale dedita alle combine degli incontri, nella quale sono coinvolti nomi eccellenti del calcio italiano: il laziale Stefano Mauri, il difensore della Nazionale Domenico Criscito, il giocatore del Padova, ex Genova, Omar Milanetto, il tecnico della Juve Antonio Conte. Blitz della polizia anche nel ritiro di Coverciano per eseguire perquisizioni.

Per tutti l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.. Complessivamente sono stati emessi 19 provvedimenti, 10 dei quali riguardano ex giocatori e calciatori di A, B e Lega Pro. Il centrocampista della Lazio, Stefano Mauri, è stato arrestato cosi’ come l’ex giocatore del Genoa, ora al Padova, Omar Milanetto. Domenico Criscito, destinatario della perquisizione nel ritiro della Nazionale, è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva. Per questo motivo Criscito non farà parte dei convocati azzurri per Euro 2012. A confermarlo, Demetrio Albertini.

Per quanto riguarda il coinvolgimento delle società Lazio e Lecce nell’inchiesta calcio scommesse, il procuratore di Cremona Roberto Di Martino ha dichiarato che al momento non è possibile escludere nulla, anche alla luce della della dichiarazione di uno degli ungheresi arrestati secondo il quale sarebbero coinvolti i club. Ed infatti, “in occasione dell’incontro Lecce-Lazio i giocatori delle squadre, fra cui Stefano Mauri, sarebbero stati corrotti con 600 mila euro”, ha sottolineato il procuratore di Cremona che ha poi precisato che quella partita fruttò all’organizzazione un guadagno di 2 milioni.

Anche Gritti tra gli arrestati. A finire in manette, anche  il calciatore dell’Albinoleffe Matteo Gritti. Non è stata accolta invece, la richiesta di arresto avanzata dalla procura nei confronti dell’attaccante del Genoa Giuseppe Sculli, indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.

Polizia perquisito anche Conte. Anche l’allenatore della Juventus, Antonio Conte, è stato perquisito dalla Polizia. L’accusa per Conte è di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. “La reazione dell’allenatore della Juventus è quella di una persona completamente estranea e fortemente determinata a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestati”. E’ il commento di Antonio De Rencis, avvocato del tecnico della Juventus. Anche il presidente del Siena Massimo Mezzaroma sarebbe indagato e nei suoi confronti sarebbero scattate delle perquisizioni. A chiamare in causa il presidente dei bianconeri è stato Carlo Gervasoni che agli inquirenti ha raccontato di aver saputo tramite il gruppo degli ‘Zingari’ che Mezzaroma avrebbe pagato due giocatori di un’altra squadra.

Signori accusato di riciclaggio. Accusato di riciclaggio invece, l’ex bomber della Nazionale Beppe Signori in concorso con l’ex calciatore Luigi Sartor, un suo amico, Luca Burini, e il suo commercialista Daniele Ragone. Questi ultimi due sono stati posti agli arresti domiciliari. L’accusa riguarda della movimentazione di denaro, attraverso una società panamense, proveniente dalle scommesse. Signori e Sartor rimangono a piede libero in quanto erano già stati arrestati nella prima tranche dell’inchiesta.

Perquisito anche Pellisser. La squadra mobile della Questura di Aosta ha perquisito questa mattina, alle 4, l’abitazione di Fenis di Sergio Pellissier, attaccante del Chievo coinvolto nell’inchiesta sul calcioscommesse. Analoga ispezione è avvenuta nella casa di Verona del giocatore, che risulta essere indagato. All’interno della villa sulla strada statale 26 sono stati sequestrati computer, ipad e pennette usb che verranno messi a disposizione degli inquirenti.

Summit tra Criscito, Sculli e ultrà prima di Lazio- Genoa. Gli inquirenti indagano anche sul resoconto di un incontro avutosi in un ristorante genovese, il 10 maggio 2011, nei giorni precedenti la partita Lazio-Genoa a cui parteciparono Giuseppe Sculli, il calciatore della Nazionale Domenico Criscito, un pregiudicato bosniaco e due dei maggiori esponenti degli ultrà del Genova. L’incontro è stato documentato dagli agenti della polizia che hanno condotto le indagini.

“Criscito è sereno, intende chiarire al più presto la sua situazione”, ha detto Andrea D’Amico, agente del difensore. A lui Criscito ha detto “di essere andato solo a un incontro con i tifosi dopo un derby perso senza poter conoscere l’identità di tutti”.

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