Ancora una volta l’inchiesta sul Calcioscommesse riparte da Cremona. Questa volta con ipotesi di riciclaggio legata alle scommesse, con tanto di tesoro custodito rigorosamente in Svizzera e con un conto segreto, direttamente riconducibili ad un noto calciatore italiano ancora in attività. Il nome del calciatore, nonostante non fosse stato ancora reso noto, è finito già da tempo nel registro degli inquirenti di Cremona per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. I magistrati svizzeri hanno chiesto di sentirlo, insieme con altre 5 persone. E’ probabile che il giocare sia a breve convocato dagli uomini della squadra mobile di Cremona e dello Sco di Roma per rispondere alle domande del gip Salvini, alla presenza quasi scontata del procuratore capo Di Martino. La nuova ‘pista’ svizzera rafforza la pista italiana legata ad un’organizzazione “transnazionale” in grado di spostare ingenti capitali da un parte all’altra del mondo, per poi utilizzarli per le combine. Nei prossimi giorni è anche atteso il ritorno in Italia di Almir Gegic, il “capo” degli zingari, le cui dichiarazioni potrebbero essere importanti, secondo gli investigatori, per riaprire molte posizioni di squadre e giocatori di serie A.