Caldo, cala la concentrazione e aumentano gli attacchi di panico

Le temperature tropo elevate portano parecchi scompensi. Con il forte caldo e l’afa che immancabilmente toglie il respiro, non solo si rischiano svenimenti e capogiri, ma si ha anche un incredibile calo del rendimento lavorativo. Stando a quanto afferma Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico (EURODAP in breve), le temperature troppo calde, rendono stanchi, ansiosi, nervosi ed anche insofferenti. “Il caldo crea una fastidiosa sensazione di spossatezza – spiega la psicoterapeuta – considerando che la notte si dorme male e che i sintomi di tachicardia danno vita a malessere generale, non è un caso che in questo periodo dell’anno assistiamo a un maggiore frequenza di attacchi di panico. Di conseguenza si arriva in ufficio irritati e affaticati, quindi la maggior parte delle persone lavoro in modo disattento”. Pare infatti che in questi ultimi giorni, 2 persone su 3 in campo lavorativo rendano il 50% in meno rispetto a solito. Inoltre l’esperta, consiglia di alimentarsi in modo leggero, preferendo la frutta e la verdura ai cibi troppo elaborati.

Giovanna Laudato.

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