Camera senza numero legale

Alla Camera manca il numero legale per il voto sulla risoluzione di maggioranza, a seguito delle comunicazioni del ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla proroga dello stato d’emergenza fino al 31 gennaio 2021 e sulle misure del nuovo Dpcm. Per questo, la seduta è stata sospesa.

Al momento del voto, le opposizioni si erano accorte della mancanza di diversi deputati della maggioranza e hanno deciso di non entrare in Aula. Al termine della votazione, il presidente dem di turno, Ettore Rosato, ha annunciato la mancanza del numero legale. La maggioranza ha chiesto di non conteggiare gli assenti che non hanno potuto partecipare perché si trovano in quarantena, dopo aver effettuato il tampone per il nuovo coronavirus. “Sono ben consapevole del fatto che la mancanza del numero legale in Aula è un problema politico della maggioranza”, ha detto in Aula Emanuele Fiano del Pd. Poi, è stato chiuesto formalmente di “verificare se il numero dei deputati oggi assenti” perché in isolamento “ha inficiato i numeri della maggioranza”. Secondo quanto sostenuto dal grillino Davide Crippa, il numero legale non è stato raggiunto “per 15 deputati”.

Parole dure arrivano  dal capogruppo di Forza Italia, Mariastella Gelmini, che chiede anche l’intervento in Aula del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Ma voi pensate davvero che il dialogo con l’opposizione debba servire solo a voi per garantire il numero legale, o volete un rapporto vero e ripristinare un metodo di confronto?”, aggiungendo: “Noi chiediamo che il premier Conte venga in quest’Aula. Noi vogliamo discutere con il presidente del Consiglio della proroga dello stato d’emergenza, la nostra è una richiesta di buon senso”. Il capogruppo di FI ha fatto anche notare l’impossibilità di continuare ad “usare i Dpcm e bypassare il Parlamento, chiedendo allo stesso tempo l’aiuto e la collaborazione dell’opposizione solo per garantire il numero legale”.

Una “maggioranza in frantumi” anche a detta del presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha commentato: “Alla Camera sinistra e Cinquestelle non riescono a garantire il numero legale nel voto sulla loro risoluzione sulle misure di contenimento del coronavirus, nella quale hanno ingannevolmente inserito anche la proroga dello stato di emergenza”.

Dopo il caos, i capigruppo di maggioranza hanno richiamato i deputati in Aula, per effettuare una nuova votazione sulle risoluzioni delle comunicazioni del ministro della Salute. Ma, per la seconda volta, è mancato il numero legale, questa volta per 8 voti. La votazione, a questo punto, si ripeterà nella seduta di domani.

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