CAMILLE, 11 NOVEMBRE, Teatro di Villa Lazzaroni

Sarà in scena sabato 11 novembre al Teatro di Villa Lazzaroni lo spettacolo CAMILLE di e con Astra Lanza, musiche dal vivo di Saba e Leone Lanz.
Lo spettacolo è tratto dalle lettere scritte dalla scultrice francese Camille Claudel prima e durante l’internamento in manicomio dove ha trascorso gli ultimi trent’anni della sua vita.
Camille Claudel, fu allieva, collaboratrice e amante di Auguste Rodin ma soprattutto interprete sottile e consapevole di un’arte che a cavallo tra Otto e Novecento aprì le porte alla modernità; immagine di una tipologia femminile che cercava la propria libertà, dirompente e totalizzante, allora poco compresa soprattutto da chi le stava più vicino. Camille è un caleidoscopio di immagini e suggestioni che ne vivifica la memoria, l’umanità, la bellezza, il daimon potente, esuberante e tragico della creazione artistica, le sue passioni, i confitti e le sue modalità di reagire alla vita.
Oggi non è ricordata perché amante di Rodin, sedotta e abbandonata, né perché poi divenuta “pazza”, ma perché considerata una delle più straordinarie artiste vissute tra Otto e Novecento.
Per lei scolpire è esistere, senza risparmiarsi. In apparenza sfida i pregiudizi della società: se già per le donne era disdicevole divenire artiste, esserlo come amante di Rodin la squalificava in più come sua “protetta”. Nei quattordici anni della loro relazione è invece ora evidente quanto la sua arte abbia influenzato Rodin, in un mutuo scambio in cui le opere di Camille si distinguono, potenti, per il sentimento tradotto in forme quasi liquefatte, non solo eccezionale anticipazione di ciò che sarà moderno ma forma struggente di ferite affettive.
Sarà in scena sabato 11 novembre al Teatro di Villa Lazzaroni lo spettacolo CAMILLE di e con Astra Lanza, musiche dal vivo di Saba e Leone Lanz.
Lo spettacolo è tratto dalle lettere scritte dalla scultrice francese Camille Claudel prima e durante l’internamento in manicomio dove ha trascorso gli ultimi trent’anni della sua vita.
Camille Claudel, fu allieva, collaboratrice e amante di Auguste Rodin ma soprattutto interprete sottile e consapevole di un’arte che a cavallo tra Otto e Novecento aprì le porte alla modernità; immagine di una tipologia femminile che cercava la propria libertà, dirompente e totalizzante, allora poco compresa soprattutto da chi le stava più vicino. Camille è un caleidoscopio di immagini e suggestioni che ne vivifica la memoria, l’umanità, la bellezza, il daimon potente, esuberante e tragico della creazione artistica, le sue passioni, i confitti e le sue modalità di reagire alla vita.
Oggi non è ricordata perché amante di Rodin, sedotta e abbandonata, né perché poi divenuta “pazza”, ma perché considerata una delle più straordinarie artiste vissute tra Otto e Novecento.
Per lei scolpire è esistere, senza risparmiarsi. In apparenza sfida i pregiudizi della società: se già per le donne era disdicevole divenire artiste, esserlo come amante di Rodin la squalificava in più come sua “protetta”. Nei quattordici anni della loro relazione è invece ora evidente quanto la sua arte abbia influenzato Rodin, in un mutuo scambio in cui le opere di Camille si distinguono, potenti, per il sentimento tradotto in forme quasi liquefatte, non solo eccezionale anticipazione di ciò che sarà moderno ma forma struggente di ferite affettive.
CAMILLE
tratto dalle lettere di Camille Claudel
di e con Astra Lanz
musiche dal vivo di Saba e Leone Lanz
Teatro di Villa Lazzaroni
sabato 11 novembre ore 21

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