Usura ed estorsione ai danni di commercianti e imprenditori del Napoletano con l’aggravante di aver agito per agevolare il clan dei Moccia e di aver usato violenza e perpetrato minacce nei confronti delle proprie vittime. Sono queste le accuse, a vario titolo, mosse nei confronti dei 22 indagati, destinatari del provvedimento di custodia cautelare in carcere, eseguito in mattinata dai carabinieri della Compagnia di Casoria e dai colleghi della Stazione di Afragola su mandato del gip del Tribunale di Napoli. Le indagini, coordinate dalla Dda partenopea, rappresentano un ulteriore sviluppo di un’analoga attività investigativa svolta tra il 2009 e il 2010 quando furono arrestati 11 affiliati al clan Moccia per un’estorsione consumata ai danni di un’agenzia immobiliare del centro cittadino di Casoria. Le attuali investigazioni hanno consentito di far luce su un diffuso sistema di concessione di prestiti a tassi usurai a persone in gravi condizioni economiche costrette, a fronte dei propri debiti, a subire intimidazioni, umiliazioni e violenze fisiche. Tra le persone raggiunte dall’ordinanza cautelare ci sono anche pregiudicati che hanno fatto la storia criminale del clan Moccia già dai primi anni ‘80, rendendosi protagonisti della guerra di camorra tra la Nco di Raffaele Cutolo e la Nuova Famiglia cui aderivano i Moccia. È il caso di Gennaro Tuccillo, alias `Gennar e zi sant’, già condannato negli anni ‘80 con sentenza definitiva per omicidio e 416bis e attualmente detenuto e di Vincenzo Ranucci detto ‘Enzuccio o minorenne’, già in carcere per 416bis.
Tags NULL
Riprova
“The EBRAINS-Italy Research Infrastructure for Neuroscience challenges”: verso una grande infrastruttura di ricerca europea
Napoli. Villa Doria d’Angri, location elettiva per i convegni di livello in ambito universitario, ospita …