Due gruppi rivali che si contendono le piazze di spaccio sono finiti al centro di una operazione dei carabinieri con 26 misure cautelari. Nel corso della notte, tra Acerra, Caivano, Napoli, San Gimignano, Benevento, Cosenza e Siracusa, i militari del comando provinciale di Napoli hanno portato 22 indagati in carcere e 4 ai domiciliari (4 erano gia’ detenuti in carcere) che devono rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, alle estorsioni aggravate dal metodo mafioso, nonche’ alla commissione di reati in materia di armi, contro il patrimonio e la persona.
Le indagini hanno monitorato dal 2016 gli assetti della criminalita’ organizzata attivi nel territorio del comune di Acerra e gli interessi dagli stessi nutriti nel settore legato alla commercializzazione di cocaina, hashish e marijuana, e reati contro il patrimonio. Il clan Di Buono, detto dei Marcianisielli, e il gruppo avverso dei Lombardi, entrambi di Acerra sono in lotta per tre distinte piazze di spaccio, attivate nel comune di Acerra nei quartieri popolari Ice Snei, Parco dei Napoletani e piazzale dei Martiri. Da questo nasce l’omicidio, il 19 settembre 2015, di un pregiudicato di 57enne dei Lombardi, effettuato da due sicari dei Di Buono, di cui uno diventato collaboratore di giustizia. Cruente le modalita’ di esecuzione. I sicari, in sella a uno scooter, le hanno sparato un colpo alla nuca della vittima che era seduta su di una panchina nel pieno centro cittadino. L’episodio era la prima frizione tra i due gruppi criminali, inizialmente alleati. Il 13 aprile 2016 ad Acerra, uno degli indagati (in concorso con altra persona non identificata ai danni di un pregiudicato del luogo 21enne, che venne gravemente ferito nella circostanza. Documentati alcuni episodi estorsivi consumati ai danni di esercenti della zona, in particolare di una ditta operante nella produzione e rivendita di calcestruzzi, una nel settore siderurgico e della bonifica ambientale e di un distributore di carburanti.