Confiscati beni per oltre 10 milioni di euro ad un imprenditore di origini campane ma residente in Toscana, a Montecatini Terme (Pistoia) ed operante nei settori immobiliare e turistico-alberghiero. La Direzione investigativa antimafia, a completamento di attività coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze, ha dato esecuzione al provvedimento di confisca emesso dal Tribunale di Firenze, che conferma, a distanza di un anno, il sequestro conseguente ad una proposta del Direttore della Dia eseguito nei confronti dell’imprenditore.
L’uomo – spiega la Dia – si era trasferito in Toscana negli anni Novanta ed è ritenuto legato agli ambienti camorristici napoletani ed in particolare al clan Formicola. Già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, fin dal 1985 conta condanne che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, alla detenzione di armi, alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e alla ricettazione fino ad imputazioni per favoreggiamento della latitanza di un camorrista. La Dia ha ricostruito il profilo soggettivo e analizzato gli aspetti patrimoniali dell’intero nucleo familiare, accertando “una rilevante sproporzione tra la ricchezza accumulata negli anni anche per interposta persona e quanto dichiarato al fisco”. I beni oggetto del provvedimento di confisca si trovano nelle province di Firenze, Pistoia, Roma e Venezia; si tratta di quattro società, tre fabbricati, tra cui due alberghi, sette automezzi e decine di rapporti finanziari, per un valore complessivamente stimato di oltre 10 milioni di euro.