Questa mattina nelle province di Caserta e Napoli, i militari del nucleo investigativo del gruppo carabinieri di Aversa (Ce), unitamente ai carabinieri del luogo, hanno dato esecuzione a 2 ordinanze di applicazione di misure cautelari in carcere, per i reati di estorsione e tentata estorsione continuata in concorso, aggravati dall’aver agito con metodo mafioso, emesse rispettivamente: dal gip presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura distrettuale antimafia, nei confronti di 7 persone; dal Tribunale dei minori di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica presso il medesimo Tribunale, a carico di un altro soggetto, organico al gruppo criminale e minorenne all’epoca dei fatti.
L’indagine, condotta tramite attivita’ istruttorie, intercettazioni telefoniche e ambientali e servizi di osservazione, controllo e pedinamento, ha permesso di individuare e documentare le condotte di un gruppo criminale nell’ambito del quale gli indagati, dopo essersi presentati presso numerosi esercizi commerciali di Aversa, Lusciano e Parete, avrebbero tentato di compiere estorsioni, portandone alcune a compimento, avvalendosi della forza d’intimidazione promanante dall’appartenenza alla camorra nelle sue articolazioni territoriali denominate “fazione Bidognetti” e “fazione Schiavone” del “clan dei Casalesi”. Nel corso dell’indagine, sarebbero state accertate: ripetute estorsioni tentate e consumate nel periodo antecedente alle festivita’ natalizie del 2018 con richieste, anche ingenti, di somme di denaro da parte degli indagati, alcuni dei quali pregiudicati per reati di tipo mafioso, fino a 15.000 euro; il compimento di reiterati tentativi di estorsione ai danni di esercizi commerciali tra i quali soprattutto ristoranti e imprese di trasporti; le finalita’ delle condotte estorsive che sarebbero connesse con la necessita’ di sostenere le famiglie dei detenuti ed erogare lo stipendio agli affiliati.