Campi Flegrei, “Uomo e Natura” quale base del Piano territoriale

Campi Flegrei, “Uomo e Natura” quale base del Piano territoriale

L’ambiente non è più considerato come la ‘cenerentola’ dei temi amministrativi e delle strategie di sviluppo. Esso e, più in generale, il paesaggio e le risorse naturali sono anzi una grande occasione di valorizzazione e sviluppo, oltre che un motivo di tutela, conservazione e vincolo. Penso si debba realizzare una sinergia virtuosa tra Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei, Regione Campania e Comune di Napoli, per offrire un’attività nuova di questi territori. Intanto, attuale e meritoria risulta l’iniziativa dell’Ente Parco”: Fulvio Bonavitacola vicepresidente e assessore all’Ambiente della Regione Campania, si è così espresso nel corso del convegno “Uomo e Natura” dedicato al Piano territoriale e di gestione dell’Ente e da esso organizzato al Parco San Laise, tra Pozzuoli e Bagnoli, laddove vi era un tempo la NATO.

Va ricordato che la stessa Regione Campania, per quel che concerne la concretizzazione dei progetti specifici, è chiamata ad assolvere a un compito di primaria valenza.

Argomento dell’incontro è stato dunque il Piano con le principali iniziative ad esso legate, quale strumento di enorme importanza per lo sviluppo dell’economia e per la salvaguardia dell’Area, che vanta nei campi più svariati grandi testimonianze, competenze, potenzialità.

Esperti e rappresentanti istituzionali hanno discusso della tutela dei valori naturalistici, paesaggistici, culturali e della biodiversità, finalizzati a favorire una innovativa forma di sviluppo economico, che abbia le sue fondamenta in una sana ed armonica intesa tra individuo e sistema globale, a partire dall’ambiente, nella quale il rispetto deve essere considerato il collante, ovvero elemento principale, rafforzante e indispensabile di unione.

Il presidente dell’Ente Parco, Francesco Maisto, ha annunciato che “Sono già state attivate una serie di iniziative mirate a raggiungere un ‘preliminare’ di Piano Territoriale”.

“Ora l’obiettivo è redigerne uno definitivo con adeguato piano di gestione, affinché tutto questo possa essere rilanciato dal punto di vista naturalistico” – ha detto nel suo intervento che è seguito ai saluti di Maria Patrizia Stasi, presidente della Fondazione Campania Welfare, e di Enza Amato in rappresentanza del Comune di Napoli.

L’architetto a guida dell’Ente ha tracciato la linea delle azioni strategiche, menzionando quelle già programmate, mirate all’attuazione del Piano.

Hanno partecipato i rappresentanti delle amministrazioni comunali della Comunità del Parco: il sindaco Giuseppe Pugliese, per Monte di Procida; l’ass. Roberto Gerundo, per Pozzuoli; l’ass. Mariano Scotto di Vetta, per Bacoli.

Il tema della pianificazione e relativa programmazione del Distretto idrografico dell’Appennino meridionale è stato affrontato punto per punto da Vera Corbelli, segretario generale dell’Autorità di Bacino, davanti a una platea  particolarmente attenta.

Hanno preso poi la parola il dir. Michelangelo Russo e la prof. Emanuela Coppola, del Dipartimento Architettura – DIARC Università Federico II; nel corso dell’incontro c’è stata pure la consegna delle borse di studio agli allievi più meritevoli.

I punti di forza e criticità del Piano, e la sua funzione strategica di pianificazione partecipata sono stati infine approfonditi da Giulio Monda, dell’Area tecnica Ente Parco.

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