Caos frontiere, dall’Austria via libera a turisti tedeschi e svizzeri diretti in Italia

Per il cancelliere Sebastian Kurz, riaprire il confine con l’Italia è ancora “irresponsabile”. L’appello di Roma: “No a black list”

Turismo, le misure Ue per aiutare alberghi e imprese turistiche

Alcune settimane fa si era parlato di un “corridoio turistico anti-Covid”, messo a punto da Germania, Austria, Repubblica Ceca, Slovenia e Croazia, per permettere ai turisti di usufruire delle spiagge dell’Adriatico senza passare per l’Italia, particolarmente colpita dalla pandemia di coronavirus.

Pochi giorni fa, poi, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, nel corso di una intervista al quotidiano Tiroler Tageszeitung, ha definito “irresponsabile” aprire il confine con l’Italia”, aggiungendo che una eventuale riapertura entro l’estate “dipenderà esclusivamente dall’andamento“ del contagio nel nostro Paese.

In queste ore, però, è stato specificato che i turisti provenienti da Germania e Svizzera potranno attraversare l’Austria per recarsi in vacanza in Italia, nonostante le perplessità dichiarate da Vienna nei giorni scorsi. “Che l’Austria impedisca il passaggio ai turisti tedeschi che vogliono raggiungere l’Alto Adige è una favola che evidentemente è stata raccontata con uno scopo preciso”, ha commentato Hermann Gahr, responsabile per i rapporti con l’Alto Adige del partito popolare Oevp.

Già oggi, del resto – informa il ministero dell’Interno austriaco –, è possibile attraversare il Paese senza sostare al suo interno. Il messaggio è chiaro, e lo ha ribadito il governatore della provincia di Bolzano, Arno Kompatscher: “Non spetta all’Austria decidere se i turisti tedeschi faranno vacanze in Italia. Si tratta di una questione che riguarda esclusivamente l’Italia, per quanto riguarda gli ingressi, e i laender tedeschi”.

E se l’Italia ha annunciato che, a partire dal 3 giugno, scatterà il via libera per i viaggi da e verso l’Ue senza l’obbligo di isolarsi per 14 giorni per chi arriva, anche la Germania ha fatto sapere che ha intenzione di terminare l’obbligo di quarantena per chi rientra dai paesi dell’Unione europea. “Non vedo perciò problemi”, ha detto Kompatscher, “per i cittadini tedeschi a venire in Alto Adige, ovvero in Italia, e dopo la villeggiatura a tornare a casa senza quarantena”. Anche Berlino e Parigi,poi, puntano a eliminare dal prossimo 15 giugno l’allerta sui viaggi attualmente in vigore.

Tra le priorità del ministero degli Esteri italiano, mentre ci si prepara alla stagione turistica, è far passare il messaggio: “Niente più black list tra i Paesi europei”. La speranza, insomma, è che le limitazioni, gli accordi bilaterali e i corridoi attualmente in vigore vengano progressivamente superati. Una speranza condivisa da tutto il comparto turistico italiano, gravemente provato dallo stop agli spostamenti causato dall’emergenza.

Proprio a questo proposito, Alberto Maschio e Luigi Pasqualinotto, presidenti dell’Associazione Jesolana Albergatori e del Consorzio Imprese Turistiche JesoloVenice, hanno indirizzato un messaggio al presidente della Repubblica austriaca, Alexander Van der Bellen: “Caro Presidente, vi mostreremo come ci stiamo preparando per accogliervi: il legame tra Austria e Italia va ben al di là della vicinanza geografica”, sottolineano.

E in attesa che si risolva la vicenda dei corridoi commerciali, “e noi ovviamente sosteniamo che ci devono essere regole europee uguali per tutti“, specificano, “abbiamo deciso di intervenire in prima persona per aprire il corridoio delle informazioni”.

Van der Bellen, infatti, aveva precedentemente invocato un aiuto “per i vicini del Sud”. Il Presidente federale aveva anche chiesto di non dare priorità alla libertà di viaggio per quegli Stati da cui Vienna spera di attrarre turisti. “Le sue parole”, prosegue il documento partito da Jesolo, “ci ricordano che fratellanza e solidarietà tra popoli sono alla base della civiltà europea e ci confermano, ancora una volta, che il legame tra Austria ed Italia va ben al di là della vicinanza geografica”. “Finalmente il nostro Governo ci ha fornito tempi e modalità per la ripartenza delle nostre attività alberghiere”, conclude la missiva, “ed i preparativi per accogliere al meglio e nella massima sicurezza i nostri ospiti sono già iniziati“.

 

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