Ammutinamento dei calciatori del Napoli contro la decisione della società di ritiro obbligatorio fino a domenica. Dopo il pareggio contro il Salisburgo in Champions League i giocatori si sono rifiutati di salire sul pullman che era pronto ad accoglierli dopo la partita per riportarli a Castel Volturno. Dunque sale la tensione in casa Napoli e nervi tesi anche tra il presidente De Laurentiis e il tecnico Carlo Ancelotti, che già alla vigilia del match europeo aveva detto a chiare lettere di non condividere affatto la decisione del ritiro. Secondo alcuni rumors qualche calciatore avrebbe già contattato qualche legale per tutelarsi contro questa decisione della società
Il tecnico ieri ha disertato la conferenza stampa post-gara, così come fatto anche da Fernando Llorente (per la società scatterà una multa perché il protocollo obbliga l’allenatore a presentarsi a fine gara), ma nella notte sarebbe rientrato insieme al suo staff a Castel Volturno, nell’albergo sede del ritiro.
Della decisione imposta dalla società aveva parlato il ds Cristiano Giuntoli poco prima del fischio d’inizio del match contro il Salisburgo, quindi prima che si scatenasse il caos. “Se è stata dura mediare tra la proprietà e l’area tecnica? Onestamente no, anche perché in questo momento cos’è che imputano tutti alla squadra? Di non avere continuità, quindi il presidente ha pensato bene di far stare tutti tranquilli, tutti insieme, senza lo stress delle famiglie, però Carlo ha espresso il suo parere, noi la prendiamo in maniera serena, c’è un grande rapporto con il presidente, con l’allenatore e quindi nessun problema”. Dunque tutto chiarito e tutti pronti ad eseguire le richieste della società. Poi il caos.
“Magari è stato anche un modo per stare vicino ai calciatori, credo che nessun calciatore stia volentieri in ritiro. Noi in Italia siamo sempre a fare polemiche su tutto, è una cosa anche bella, l’allenatore che si schiera dalla parte dei calciatori. Nessun calciatore credo abbia voglia andare in ritiro e lui si è schierato dalla parte della squadra, come è anche giusto che sia”.