Pezzo dopo pezzo l’unità del Partito democratico si sta lentamente sgretolando sotto le mani di Renzi. Le ultime martellate date alla Torre del centrosinistra sono state quelle di Bassolino e D’Alema. Ma anche Valeria Valente, la vincitrice delle primarie, non è stata a guardare. Antonio Bassolino ha infatti oggi presentato l’ennesimo ricorso alla sede del Pd di Napoli per annullare i risultati elettorali di domenica Scorsa. “Sono viziati da serie e gravi irregolarità che ne comportano l’annullamento”, ha detto l’ex sindaco entrando nella sede dem. Ciò che contesta Bassolino è stata la presenza di Venanzio Carpentieri, segretario del Pd napoletano, al comitato di garanzia. Carpentieri, ha spiegato Bassolino, non aveva alcun titolo per partecipare alla riunione e la sua partecipazione ha creato un preoccupante mix commistione tra organi di garanzia e organi politici. Comunque, per ora Bassolino non pensa di presentare un ricorso anche alla commissione nazionale perché sarebbe come credere che il reclamo di oggi non venga accolto.
Accolto o meno, sta di fatto che il Pd napoletano non se la sta passando bene. Anche Valente ha presentato oggi un ricorso per verificare se gli iscritti del Partito democratico abbiano tenuto comportamenti lesivi durante le primarie. Il ricorso è stato presentato da Giuseppe Balzamo, rappresentante della candidata alle primarie Valeria Valente. In una nota diramata dal comitato per Valeria Valente sindaco si legge che il video ‘galeotto’ da solo non basta per dare certezza di comportamenti illeciti, né inopportuni dal punto di vista politico. Valente spera dunque che la commissione possa visionare interamente il video di Fanpage.it e parlare con chi ha registrato il filmato. “Mi fa piacere. Il ricorso che ha presentato è la conferma che evidentemente diverse cose non sono andate”, ha commentato Bassolino, augurandosi che entrambi i reclami vengano esaminati con serietà e con il tempo necessario.
Intanto Massimo D’Alema torna in campo e va all’attacco di Renzi e del gruppo dirigente Pd e parla della nascita di un soggetto a sinistra del Pd. “Sta crescendo un enorme malessere alla sinistra del Pd che si traduce in astensionismo, disaffezione, nuove liste, nuovi gruppi”, ha detto al Corriere della Sera. Per l’ex Presidente del consiglio Renzi ha reciso una parte fondamentale delle radici del Pd: “Ha soffocato lo spirito dell’Ulivo e la sua riforma elettorale si ispira a quella di Berlusconi”. Il Pd ormai si sta trasformando sempre più nel partito del capo e chi non si allinea viene brutalmente allontanato, ha incalzato poi. “Nessuno può escludere che alla fine qualcuno riesca a trasformare questo malessere in un nuovo partito”.
Alessandro Moschini