La notizia, a tratti sconvolgente per la comunità di Foggia, riguarda l’arresto di Saveeio Passalacqua, noto imprenditore, conosciuto come il re del marmo, ed un presunto tramite Antonio Piancone, accusati nonistante i fatturati molto alti, di sfruttare e porre in condizioni di disumanità molti lavoratori, per la maggior parte extracomunitari, con paghe da fame, comprese tra i 3 ed i 5 euro all’ora, con turni massacranti di 7/9 ore, spesso sensa riposo alcuno; sono inoltre accusati di non aver provveduto alla minima tutela rigusrdante la sicurezza sul posto di lavoro, né riguardo la formazione su quest’ultima.
Come riporta l’ordinanza cautelare firmata dal Gip di Foggia
“Nell’ordinanza cautelare firmata dal gip del tribunale di Foggia, inoltre, viene descritta “la farraginosa modalità creata dall’imprenditore per garantire l’astratta corrispondenza tra quanto indicato in busta paga e quanto versato a titolo di retribuzione, che dunque prevedeva la restituzione in contanti del surplus da parte dei lavoratori”, sia “la compravendita delle giornate di lavoro, che fornisce all’imprenditore sgravi contributivi: la contestazione di un solo falso bracciante, infatti, comporta per l’azienda la restituzione di tutti gli sgravi di cui ha usufruito con riferimento al trimestre in cui è presente il lavoratore fittizio”.
Redazione