Arrestati per sfruttamento del lavoro e violenza privata ai danni dei propri dipendenti, due fratelli catanesi, di 49 e 40 anni, rispettivamente titolare e socio di una societa’ agricola. I due sono stati posti ai domiciliari dai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro. E’ stato documentato che i due impiegavano 8 dipendenti (alcuni stranieri, di nazionalita’ romena, marocchina e tunisina) privi di ulteriori mezzi di sostentamento, in condizioni di sfruttamento, corrispondendo retribuzioni molto basse, 25 euro al giorno, 2,50 euro l’ora, a fronte di quanto spettante, ossia 64 euro al giorno, costringendoli a svolgere turni di lavoro estenuanti, senza fruire di ferie, riposi settimanali e indennita’ accessorie.
L’indagine nasce dalla denuncia di due cittadini romeni, i quali, oltre ad essere sfruttati, erano costretti a vigilare sull’azienda, dimorando presso in un fabbricato in precarie condizioni igienico-sanitarie, venendo poi allontanati, con violenza e minaccia, per futili motivi. I riscontri dei militari dell’Arma hanno permesso di accertare che almeno dall’aprile del 2015 i due fratelli operavano in questo modo. A loro e’ stata anche applicata la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio dell’attivita’ di impresa per un anno.