NAPOLI. Rosa Capuozzo si è ufficialmente dimessa da sindaco di Quarto. Ad annunciarlo è stata la stessa Capuozzo durante una conferenza stampa convocata nel comune del napoletano. “La mia non è una resa – ha sottolineato – ma un gesto d’amore per Quarto”. Ma anche “una sconfitta politica e una vittoria della camorra”.
La decisione sulle dimissioni è stata presa ieri sera, “quando anche il presidente del Consiglio comunale Lorenzo Paparone mi ha annunciato la volontà di dimettersi”. “Dopo il flash mob del 10 gennaio – ha raccontato Capuozzo – ho chiesto ai consiglieri se se la sentissero di continuare a combattere una battaglia difficile contro un sistema di potere che ha devastato Quarto per troppi anni. I 15 consiglieri che hanno detto che avrebbero lottato con me mi hanno guardato negli occhi e io ci ho creduto”.
Poi, ha proseguito, “è iniziato lo stillicidio delle dimissioni dei consiglieri, con motivazioni ridicole per chi a giugno aveva assunto la responsabilità di amministrare questo paese”. Capuozzo lascia “dopo 7 mesi che mi sono sembrati 7 anni. Non abbiamo più i numeri per governare, non è una resa ma un gesto di responsabilità”. Ed ha spiegato che non si ricandiderà: “Siamo una forza politica che non si muove con le larghe intese anche perché facciamo una politica di rottura”.
“Mi è dispiaciuta la reazione che ha avuto il Movimento a quello che è un problema. Quando c’è un problema non si scappa, lo si affronta” ha incalzato. “Se si vogliono governare i territori difficili – ha aggiunto – i problemi si affrontano. Mi sono sentita abbandonata, ma credo si siano sentiti abbandonati tutti i cittadini di Quarto”.
Intanto la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, ha disposto la trasmissione alla Procura di Napoli degli atti dell’audizione di Rosa Capuozzo, tenuta a San Macuto la sera di martedì scorso. Dalla ricostruzione complessiva dei fatti fornita da Capuozzo e alla luce della documentazione giudiziaria acquisita dalla Commissione è emersa, viene spiegato, la necessità di segnalare alla Procura alcuni aspetti da approfondire, sui quali anche la Commissione si riserva di svolgere ulteriori analisi.