Carabiniere ucciso a Roma e Luigi Di Maio…

Il caso del carabiniere ucciso a Roma continua a far discutere la politica, con Luigi Di Maio che ha invitato lo Stato a farsi un grande esame di coscienza. La tragedia doveva essere evitata, eppure a Roma si continua a vivere nella paura e nell’illegalità. E le questioni sono due.

O il leader del MoVimento sta provando a scaricare le responsabilità sulla Raggi o sta tirando in ballo Matteo Salvini e il Ministero degli Interni. E la prima ipotesi sembra decisamente improbabile.

Il vicepremier pentastellato è intervenuto sulla sua pagina Facebook per commentare l’uccisione del carabiniere accoltellato a Roma da un ventenne americano al termine di una questione ancora tutta da chiarire. “Si poteva evitare tutto questo? Io dico di sì. O perlomeno si deve fare di tutto perché questi eroi dimostrino il loro valore con la vita e mai con la morte. Chi conosce città come Roma sa benissimo che ci sono condizioni precarie di sicurezza interna, che questi giri di droga, spaccio, violenza, purtroppo, sono all’ordine del giorno in certi quartieri e anche in centro“.

 Il cordoglio del leader del Movimento 5 Stelle Superato il tema della responsabilità, Di Maio ha poi voluto parlare del suo dolore per la scomparsa di un carabiniere nello svolgimento del suo servizio. “Io non so di chi sia la colpa, questo non sono io a doverlo stabilire. Oggi c’è un Paese che piange un suo militare, un uomo d’onore, un uomo buono, una persona perbene, che aveva dedicato la sua vita alla giustizia e alla legalità. Un uomo impegnato anche nel volontariato, che era sempre al servizio di chi ha più bisogno. Ma si è ritrovato a combattere da solo e non ce l’ha fatta”. “Mario non se ne doveva andare. E oggi lo Stato deve farsi un grande esame di coscienza”.

“I nostri uomini e donne in divisa faticano ogni giorno, si prendono minacce, insulti di ogni tipo, persino sputi e attacchi fisici e se reagiscono, se solo provano a difendersi, c’è pure qualcuno poi pronto a puntare il dito, qualcuno pronto a giudicarli. Così non puo’ essere!. Mi stringo attorno al dolore di sua moglie e di tutta la sua famiglia. Vorrei dire grazie a Mario, per il suo servizio, per il suo sacrificio, e grazie a tutte le persone che, come lui, ogni giorno, vivono silenziosamente al servizio del bene collettivo. Il nostro compito è quello di onorarli”.

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