Carabiniere ucciso, Di Maio: “Foto bendato? Non si butti in caciara”

Le immagini di Gabriel Christian Natale Hjorth, il ragazzo americano fermato per l’omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, avvenuto a Roma lo scorso 26 luglio, bendato e con le mani legate in caserma, “non sono belle”, ma “non si butti in caciara. Abbiamo un nostro servitore dello Stato ammazzato con 11 coltellate”. Questa la posizione del vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, rispondendo a una domanda dei giornalisti a Napoli a margine di un convegno sul regionalismo differenziato, organizzato dall’università Federico II.

Il capo politico del Movimento 5 Stelle, che oggi sarà a Somma Vesuviana ai funerali del militare ucciso, ha ricordato “un nostro conterraneo della Campania, di un comune vicino al mio” e ha aggiunto: “Ho visto molte polemiche sulla foto del ragazzo bendato, dico che quella foto non è bella e che, sicuramente, ha fatto bene l’Arma a sospendere il carabiniere e a spostare i carabinieri che avevano compiuto questo atto, ma non voglio che la si butti in caciara”. “Abbiamo – ha proseguito Di Maio – un nostro servitore dello Stato ammazzato con 11 coltellate. Parlare, ogni giorno, quasi più del ragazzo bendato che del nostro carabiniere ucciso, è buttarla in caciara. I carabinieri – ha concluso il vice presidente del Consiglio – sono stati puniti. Noi stessi abbiamo detto che non è una bella foto, adesso si vada avanti e spero, veramente, in una pena massima che possa essere l’ergastolo per questa gente”.

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