Sui telefoni dei due americani accusati dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, esaminati dagli investigatori, sarebbero stati trovati degli elementi che potrebbero costituire un passo avanti nelle indagini. Secondo quanto riporta il ‘Corriere della Sera’, sarebbero emersi messaggi e foto che fanno riferimento al possesso di droga e armi da parte di Gabriel Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder.
Nella relazione consegnata ai magistrati si legge: “Tra le citate immagini ne vengono portate anche alcune in cui Natale, unitamente alla sua presunta ‘ragazza’ o talvolta da solo, ostenta il possesso di ingenti somme di denaro che, correlate ad alcuni messaggi estrapolati dall’applicativo WhatsApp presente nel telefono cellulare dell’indagato, potrebbero essere comunque derivanti dai proventi della vendita dei narcotici“.
Il testo prosegue: “Sono state rinvenute numerose foto e diversi filmati che ritraggono, sia in luoghi chiusi sia all’aperto, Natale Hjorth Gabriel mentre maneggia delle armi. L’aspetto certamente più rilevante che si evince da tali immagini è la particolare predilezione per le armi palesata da Natale Hjorth Gabriel, vista la sua irriverenza nell’ostentarne il possesso e la disinvoltura mostrata nel maneggio”.
Nel frattempo, stando a quanto riporta l’Ansa, i carabinieri del Ris hanno rinvenuto alcune impronte di Christian Gabriel Natale Hjort, accusato di concorso in omicidio, sul controsoffitto della camera dove alloggiavano i due giovani americani la notte in cui fu ucciso Mario Cerciello Rega. Nel controsoffitto era stata nascosta l’arma, un coltello, con cui Finnegan Lee Elder avrebbe trafitto 11 volte Rega, secondo l’accusa.
La scoperta rappresenta una svolta in quanto Hjorth aveva sempre negato di essere venuto a contatto con l’arma. I rilievi dei Ris erano stati effettuati a inizio agosto durante un sopralluogo all’hotel Le Meridien.