FIRENZE. Uno dei due carabinieri indagati per la violenza sessuale nei confronti di due ragazze Usa a Firenze si sarebbe presentato spontaneamente in procura, accompagnato dal suo legale, e secondo indiscrezioni avrebbe parlato di un rapporto sessuale consenziente con una delle due giovani statunitensi. Nei confronti dei due carabinieri, fa sapere il comando provinciale, l’Arma ha disposto un provvedimento di sospensione precauzionale dall’impiego. Il provvedimento è già stato notificato.
Intanto sono legati agli accertamenti sulle tracce biologiche trovate nel palazzo di Firenze, dove due ragazze statunitensi hanno denunciato alla polizia di essere state violentate da due carabinieri, gli sviluppi dell’inchiesta della procura per accertare le responsabilità. Esami in queste ore sul materiale trovato nell’androne nel palazzo del centro storico dove vivono le due giovani, e su oggetti sequestrati nell’appartamento e sugli abiti delle due studentesse.
Decisivo a questo riguardo potrebbe rivelarsi l’esame del Dna: la scientifica avrebbe infatti repertato, ai fini del confronto, alcune tracce biologiche trovate sugli abiti che le ragazze indossavano al momento della presunta violenza. Sulla vicenda è intervenuto il dipartimento di Stato Usa, che ha spiegato di prendere queste accuse molto seriamente. Il console generale Usa a Firenze, Beniamin Wohlauer, si è recato in questura, dove ha avuto in colloquio di circa un’ora col questore Alberto Intini, e presso il comando provinciale dei carabinieri. I carabinieri hanno garantito al console massima trasparenza, rigore e sforzo per arrivare alla verità.