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“Se M5s e Pd si metteranno insieme, a quel punto nascera’ qualcosa di molto piu’ impegnativo che una semplice alleanza di governo e noi dobbiamo costruire l’alternativa. Si affermera’ inevitabilmente uno schema politico destinato a trasferirsi ovunque, dal centro alla periferia. E vedra’ progressivamente la luce un nuovo bipolarismo”. E’ l’analisi di Mara Carfagna, vicepresidente della Camera, in una intervista a La Stampa.
Il nuovo bipolarismo, secondo Carfagna vedra’ contrapposti “da una parte M5S e sinistra, spinte a unire le forze per calcoli di reciproca convenienza. Dall’altra un centrodestra che ormai esiste solo sulla carta, al massimo sopravvive nei territori. In cui la pluralita’ delle voci e’ stata sovrastata da una sola narrazione, quella salviniana. Va completamente rifondato”. Alla domanda su chi abbia ucciso politicamente il centrodestra, l’arroganza politica di Salvini, Carfagna risponde: “Il centrodestra ha cessato di esistere quando il sovranismo ha scelto l’ambiguita’ rispetto all’Occidente e agli Usa, ha sdoganato sentimenti d’odio ai confini col razzismo, ha cavalcato l’emergenza immigrazione per diffondere paure e messaggi destabilizzanti. E in economia ha messo il timbro su soluzioni assistenzialistiche tipo il reddito di cittadinanza, incurante di dare voce alle imprese, allo sviluppo, al Nord produttivo”.
