La Commissione Europea presenta a Strasburgo – nel giorno in cui Ursula von der Leyen pronuncia il suo quarto discorso sullo Stato dell’Unione – il pacchetto di misure mirate a contrastare i rincari dell’energia in vista del prossimo inverno, che verranno poi discusse dal Consiglio Energia straordinario convocato per venerdì prossimo, 30 settembre, a Bruxelles.
Attesa per il tetto al prezzo del gas
Non c’è ancora a livello comunitario l’accordo per il tetto al prezzo del gas, con Olanda e Germania che frenano sulla misura voluta fortemente dall’Italia targata Mario Draghi. Servirà un po’ più di tempo perché si trovi un accordo su una misura che, se non ben calibrata, rischia di essere controproducente, come ha spiegato il copresidente del gruppo dei Verdi/Ale Philippe Lamberts, perché un tetto solo sul gas russo oggi inciderebbe poco, data la riduzione dell’import da Mosca, mentre andare a toccare il gas naturale liquefatto, una delle ipotesi sul tavolo, o mettere un tetto al gas importato dalla Norvegia, primo fornitore dell’Ue oggi, potrebbe voler dire “spararsi nei piedi”.
Le misure
Il pacchetto discusso dai commissari si fonda su alcune misure principali. Secondo la bozza della proposta di regolamento, la prima è una misura che “riduca temporaneamente” i ricavi e gli utili delle imprese attive nei combustibili fossili. Gli Stati membri “utilizzeranno il ricavato dal contributo di solidarietà per fornire sostegno alle famiglie e alle imprese e mitigare gli effetti degli elevati prezzi dell’energia”, nonché per “ridurre i consumi energetici e sostenere le industrie”.
Secondo, viene proposto uno “strumento di emergenza per l’elettricità”, che fissa “due obiettivi per la riduzione della domanda elettrica”. Il primo obiettivo richiede agli Stati di adottare misure che abbassino “i consumi di elettricità complessivi per tutti i consumatori”, anche quelli privi di contatori ‘intelligenti’, in modo che moderino l’utilizzo di energia durante il giorno. Il risultato potrebbe essere ottenuto mediante “campagne di informazione mirate” per i consumatori.
In aggiunta la Commissione proporrà un obiettivo “vincolante” per ridurre i consumi nelle ore di picco, che dovranno coprire una certa percentuale delle ore di ogni mese in cui i consumi sono previsti ai massimi. In pratica, si tratta di “selezionare 3-4 ore ogni giorno della settimana” in cui ridurre i consumi. Gli Stati membri avranno modo di scegliere questi orari e potranno scegliere le specifiche disposizioni da adottare, che dovranno essere “market-based”. La riduzione dei consumi orari per la Commissione “può portare ad una riduzione dei consumi di gas stimata in 1,2 mld di metri cubi in 4 mesi”, secondo la bozza, cioè il “3,8%” del consumo nello stesso arco di tempo.