“Se il pesce fresco vuoi mangiare sul gasolio non speculare”. E’ uno degli striscioni affissi sui pescherecci del comparto marittimo di Manfredonia (Foggia) che da oggi entrano nel 18esimo giorno di protesta contro il Caro gasolio. Le imbarcazioni sono ferme nel porto creando una sorta di barriera. “Da dieci giorni dormo a bordo della mia imbarcazione”, racconta Donato, pescatore di Manfredonia di 27 anni. “Non possiamo lasciarle incustodite. Io lo scorso anno ho fatto un importante investimento: ho acquistato un peschereccio di 20 metri, ed ora sono preoccupato nel vederlo fermo in porto. Ho investito – aggiunge – i risparmi della mia famiglia, ho ipotecato casa dei miei genitori ed ora mi piange il cuore nel vederla ferma in mare”. Dello stesso avviso Alessandro. “Tra non molto saremo costretti ad affondare le nostre imbarcazioni – dice esagerando -. Ferme così in porto non servono a nulla”. Intanto, da oltre una decina di giorni e’ chiuso lo storico mercato ittico di Manfredonia dove quotidianamente arrivava il pescato fresco proveniente dai pescherecci locali.
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