Una frana di un costone di una cava del bacino di Colonnata, a Carrara, ha lasciato sotto le rocce due cavatori. Un terzo uomo era rimasto sospeso, è stato immediatamente tratto in salvo.
Sono circa duemila le tonnellate di marmo franate. Secondo le prime ricostruzioni, i due uomini sarebbero precipitati nel vuoto per trenta metri e con loro anche una macchina tagliatrice. I tre cavatori, erano nel bacino denominato Gioia, nella cava Antonioli, intenti nel tagliare un costone. I tagli sarebbero serviti a togliere le verghe per consentire di far scorrere la macchina tagliatrice. Al momento in tutti i bacini delle cave delle Alpi Apuane sono stati interrotti i lavori. In corso gli accertamenti, sotto la supervisione del prefetto di Carrara Giovanna Menghini.
“Quella di Carrara è un’altra durissima tragedia per il mondo del lavoro. Come Commissione d’inchiesta sugli infortuni del lavoro ci attiveremo per comprendere circostante e responsabilità. E’ evidente, però, che occorre lavorare con sempre maggiore intensità per rimuovere alla radice le condizioni di insicurezza che ancora mettono a repentaglio la salute e la vita dei lavoratori”, ha dichiarato il senatore Daniele Borioli, capogruppo del Pd nella Commissione d’Inchiesta sugli infortuni sul lavoro.
Emilia Napolitano