A Cernobbio per esporre le idee del MoVimento, o meglio per inserire la sua nascita all’interno di un contesto più ampio, quello delle evoluzioni della ‘rete’ e della politica. A spiegarlo, lo stesso fondatore del M5S Roberto Casaleggio.
Nell’ultima giornata del forum Ambrosetti ad accoglierlo in sala c’era il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ma anche l’ex premier Mario Monti.
Poi le solite proteste dei fotografi, per il divieto, tipicamente ‘grillino’, immortalare i loro interventi. A quanto si apprende, è stato lo stesso Casaleggio a chiederlo. Normalmente, anche se le sessioni sono a porte chiuse, fotografi e telecamere possono fare un breve ‘giro di tavolo’. La decisione ha suscitato le proteste dei fotografi e degli operatori presenti. Poi Contrordine: dopo le vivaci proteste dei fotografi, l’accesso alla sala del Forum Ambrosetti dove ha appena parlato Gianroberto Casaleggio viene aperto, per un giro di tavolo. Il ‘guru’ del M5S, che in un primo momento aveva chiesto di vietare le foto in sala, viene immortalato al tavolo dei relatori. Poco distante, il presidente del Consiglio, Enrico Letta.
Gianroberto Casaleggio a Cernobbio spiega che ”Internet non è solo un altro media, è un processo di trasformazione” e aggiunge che siamo a un ”tipping point”, dunque un punto critico, di non ritorno. E infatti negli Stati Uniti il tempo medio passato su internet ha superato quello trascorso davanti alla tv. Secondo Casaleggio, ”giornali e tv – riportano tweet di persone presenti – sono lo strumento del potere, ma per fortuna declinano davanti al web”.
Letta, avanti fiducioso e determinato. Non penso a futuro .Puo’ finire con questo compito. ”Fiducioso e determinato ad andare avanti”, per ”fare bene” il suo dovere ”nell’interesse del Paese”. E’ un Enrico Letta concentrato sull’attività di governo, quello che approda per la prima volta da premier al forum Ambrosetti a Cernobbio, sulle rive del lago di Como. ”A tutto il resto adesso non penso”, dice ai giovani che incontra nello scenario di villa d’Este. E risponde così a chi vorrebbe trascinarlo sul campo delle tribolazioni della maggioranza per le vicende di Silvio Berlusconi. La bussola sono i temi economici, il faro le riforme e la crescita. Anche perché dietro l’ipotesi di una crisi di governo si agita l’ombra dello spread, come sottolinea il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni. E la propria sorte politica, sottolinea il premier, è ”l’ultima” delle sue preoccupazioni: ”Il mio futuro politico – afferma – può finire nel momento in cui finisco questo compito”. La ”concentrazione totale” è sulla guida del governo del Paese. Lo spettro della rottura della maggioranza delle larghe intese, fa da sfondo all’edizione 2013 del forum Ambrosetti, alla vigilia della riunione della giunta del Senato che dovra’ decidere della decadenza di Berlusconi. Da Roma arriva la notizia del suo ricorso alla Corte di Strasburgo contro la condanna. Ma il presidente del Consiglio non intende toccare il tema, né alimentare speculazioni. Anche il commissario europeo Joaquin Almunia conferma di non aver parlato, nel lungo colloquio serale con Letta, di un ‘piano b’ nel caso lunedì la sua maggioranza di governo dovesse ‘saltare’. I temi su cui il capo del governo italiano è concentrato sono le riforme, la crescita e la competitività, sorretto dal risultato, fonte di soddisfazione, incassato al G20 sulle sette priorità indicate. In un incontro con Saccomanni il premier fa il punto in vista dell’autunno, a partire da legge di stabilità e necessità di diminuire la tassazione sul lavoro.