CasaPound, Di Stefano: “Siamo fascisti, ci piace anche Putin”

“Siamo stati sdoganati dai risultati elettorali, da Ostia a Bolzano, da Lucca a Lamezia Terme. Nel tempo abbiamo ospitato centinaia di politici e giornalisti. Tra loro anche Paola Concia e l’ex br Valerio Morucci. Siamo per il dialogo”. Lo dice Simone Di Stefano, leader di CasaPound, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. Un paradosso per un fascista. Lei è fascista? “Certo. Siamo gli eredi della tradizione che dopo Rsi e Msi è stata interrotta da An”. Il fascismo “è stato certamente uno Stato totalitario. Ma ci ha anche lasciato la tredicesima, il tfr, la cassa integrazione”. E le leggi razziali? “Sono state un reato gravissimo, da condannare. E un errore, perché hanno allontanato gli ebrei dal fascismo, nel quale erano protagonisti, dalla marcia su Roma al ministro Guido Jung, fino all’esponente del Pnf Ettore Ovazza. Ora ci dovrebbe essere un legame più forte tra la Comunità ebraica e l’Italia”, aggiunge.

Ci sono ebrei in CasaPound? “Attualmente non saprei, in passato credo qualcuno”. Che effetto le ha fatto il calciatore che ha esposto la maglia della Rsi a Marzabotto? “Mi è passato davanti nello scroll di Fb come un meme. Non mi sembra il problema più grave della nazione”. Rivendicare Marzabotto è raccapricciante. “Credo che quel ragazzo non sapesse nulla né di Marzabotto né di Rsi – dice Di Stefano – Va bene, sì, possiamo dire che è un gesto stupido e fuori contesto”. L’apologia di fascismo è ancora un reato in Italia. “Essere fascisti no. È vietata l’apologia se mette a repentaglio l’ordine democratico”. Non avete davvero preso le distanza dagli Spada a Ostia. “Non possiamo prendere le distanze se non siamo vicini”. Potete condannarli. “A voja se condanniamo, la testata e il clan criminale degli Spada. Ma a Ostia ci sono 250 persone con cognome Spada, non tutti c’entrano”, sottolinea. “Ripudiamo” la violenza “ma se i centri sociali ci attaccano, ci difendiamo. E poi è violenza anche uno sfratto”. “Ci sono troppi pregiudizi su di noi. Rivendichiamo l’eredità del fascismo. Ma non vogliamo tornare indietro”. Due idee del programma? “Stop all’immigrazione. Fuori da Europa ed euro”. Si va da Putin o da Trump? “Mi sono simpatici entrambi. A Trump chiederei la chiusura delle basi Usa in Italia”. Sognate di andare al governo? Con chi? “Anche da soli. Ma se il centrodestra sarà in linea con le nostre idee, non mancherà il nostro appoggio esterno”, conclude.

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