A Massa Carrara i dati parlano chiaro: prima gli italiani per l’assegnazione delle case popolari. «È uscita la graduatoria provvisoria del bando Erp del nostro Comune. E i risultati conseguiti dalla nostra amministrazione sono evidenti», come recita un comunicato della Lega.
Case popolari, l’80 per cento agli italiani
L’ 80% degli ammessi sono italiani. A differenza del bando precedente, sotto l’amministrazione del Pd dove solo il 50% era di nazionalità italiana. «Grazie alla mozione presentata dalla Lega a luglio 2018, poi approvata in Consiglio comunale, é stato introdotto un nuovo criterio. «I cittadini extracomunitari che vogliano partecipare ai bandi per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica o ad altri interventi sociali, sono tenuti a dimostrare di non possedere beni immobili nei paesi di provenienza».
La proposta ‘Le case popolari prima agli italiani’ è stata presentata nel 2018 in consiglio dal capogruppo Nicola Martinucci, insieme al deputato-assessore di Cascina Edoardo Ziello e la capogruppo in consiglio regionale Elisa Montemagni.
Il criterio di reddito non scompare, beninteso, ma viene fortemente mitigato dalla comprovata residenza sul territorio italiano. E toscano. A certificarlo è proprio l’onorevole Ziello. Già precursore della norma a Cascina dov’è assessore al Welfare. «Se non si mettono paletti. Che hanno a che fare anche con il criterio territoriale, e non solo quello di reddito, si rischia di riempire le liste per gli alloggi di stranieri. Ce lo dice l’esperienza. E invece da quando abbiamo introdotto la norma a Cascina il 90% di case va agli italiani».