Ancora lavoratori in nero utilizzati per allestire i palchi per i concerti musicali. I carabinieri, infatti, hanno scoperto 61 operai in nero, 22 dei quali irregolari e 26 regolari, durante un’ispezione effettuata al palazzetto dello sport di Caserta. Al Palamaggiò di Castelmorrone, dove il 21 e il 22 aprile si è svolto lo spettacolo di Tiziano Ferro ‘L’amore è una cosa semplice’, i militari dell’Arma e quelli dell’Ispettorato del lavoro di Caserta hanno controllato 20 aziende, 6 delle quali risultate irregolari ed esaminato 109 posizioni lavorative. Due i legali rappresentanti di altrettante ditte esecutrici dei lavori di allestimento del palco denunciati perché ritenuti responsabili di violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Cinque i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale ad altrettante ditte intente nei lavori e sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 150mila euro, mentre sono stati 6mila gli euro di ammende. I controlli dei carabinieri di Caserta, che già alla fine dello scorso marzo avevano portato ad una serie di ispezioni in occasione del concerto di Laura Pausini, sempre al Palamaggiò, sono scattati in seguito alle tragedie che portarono alla morte di due operai. Il primo episodio si verificò il 12 dicembre 2011 a Trieste, dove perse la vita un 20enne, Francesco Pinna, impegnato a montare il palco per il concerto di Jovanotti. Il 5 marzo, invece, a Reggio Calabria perse la vita Matteo Armellini, 31 anni: il giovane stava allestendo il palcoscenico per il concerto di Laura Pausini.
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