Caserta. Sull’orlo del baratro per estinguere debito: imprenditore minaccia strozzini

 

Un debito non saldato e gli strozzini pronti a minacciarlo in qualsiasi istante. Un vero e proprio incubo quello vissuto da un imprenditore di Macerata Campania(Caserta), che sull’orlo del baratro ha deciso di denunciare i suoi aguzzini. L’uomo circa tre mesi fa aveva ricevuto un prestito di 100mila euro dai vertici del clan Bifone di Portico (Caserta) ed ogni mese corrispondeva loro quasi cinquemila euro al mese a titolo di interessi. L’imprenditore ha così deciso di denunciare ai carabinieri della locale stazione gli strozzini che questa mattina sono finiti in carcere su ordine della DDA di Napoli. Nicola Bifone e Giuseppina Di Caprio, come accertato dalle forze dell’ordine, sono rispettivamente fratello e moglie di Antonio Bifone, boss detenuto al 41bis e fondatore del gruppo che fa capo al clan Belforte di Marcianise, avevano preso decisamente in mano il business più remunerativo della cosca, appunto l’usura, come emerge da un’altra inchiesta che una settimana fa aveva portato in carcere altri tre affiliati al clan di Portico, ovvero Rocco Parretta e la moglie Angela Bifone, sorella di Antonio, e l’estorsore Antonio Russo; i tre, è emerso, prestavano somme di poche migliaia di euro, inferiori dunque a quella ottenuta dall’imprenditore, praticando però  tassi di interesse più alti compresi tra il 15 e il 20%. Nella vicenda dell’operatore che ha portato ai fermi di oggi, hanno accertato i militari, gli interessi erano invece inferiori al 10% ma solo perché la somma prestata era alta. 

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