È di quasi 300mila euro l’ammontare di una truffa realizzata ai danni dell’Inps da tredici persone della provincia di Caserta che negli anni hanno incassato ogni mese le pensioni di mariti o altri parenti defunti. All’istituto di previdenza non era mai stata denunciata la morte degli aventi diritto, ma la Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha scoperto comunque il raggiro confrontando, nell’ambito di indagini che riguardano l’intero territorio nazionale, i dati contenuti negli uffici anagrafe dei Comuni del Casertano con quelli relativi alle prestazioni previdenziali e assistenziali erogate dall’Inps. Verifiche incrociate che già nei mesi scorsi avevano portato in carcere due donne, colte in flagranza poco dopo aver intascato le somme, Maria Teresa Merola, sessantenne di Macerata Campania e Anna Marchetti, 59 anni, residente a Capodrise, nota come ‘Maga Anita’, che da quattro anni almeno continuava a percepire la pensione del convivente morto da cui aveva ricevuto la delega al ritiro del danaro. In tutto, secondo le indagini, è riuscita a frodare all’Inps almeno 35mila euro. La Marchetti percepiva anche la pensione di reversibilità del marito morto nel 1978.
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