Cashback e PostePay: perché non arriva il rimborso

Nonostante il tempo sia già scaduto, ancora non tutti gli aventi diritto al rimborso fino a 150 euro previsto dal programma Cashback di Stato hanno ricevuto il bonifico, nonostante siano certi di aver effettuato almeno 50 transazioni valide. Nei gruppi di discussione dedicati al programma molti degli utenti che lamentano ritardi nei pagamenti sono titolari di carta PostePay Evolution.

Alcuni di essi iniziano ad aver paura di non ricevere più la somma dovuta, altri lamentano che non è più possibile fare reclamo a Consap perché i tempi sono scaduti. Altri ancora temono di aver indicato un IBAN errato e, infine, altri ancora temono infine che l’errore sia dovuto al fatto che si sono registrati al programma Cashback tramite l’app di PostePay e non tramite l’app IO del Governo. Molta confusione, quindi, ed un mix di informazioni sbagliate nonostante da quasi 10 mesi le regole del Cashback, quelle sui reclami e quelle sugli accrediti dei rimborsi siano scritte chiare nei regolamenti, nei decreti e nelle FAQ. Facciamo (di nuovo) chiarezza.

Se l’utente ha partecipato al programma Cashback con una carta PostePay Evolution e ha aderito tramite l’app di Poste Italiane, allora è impossibile che abbia sbagliato IBAN. Semplicemente perché non lo ha mai dovuto inserire: le carte Evolution hanno un IBAN, che viene inserito automaticamente dall’app come coordinata bancaria per ricevere il rimborso.

Se l’utente ha una carta PostePay classica non poteva iscriversi al Cashback di Stato tramite l’app di PostePay, perché la carta non ha IBAN. In questo caso doveva usare l’app IO.

Se invece ha usato una carta PostePay Evolution non c’era alcuna differenza tra l’iscrizione con l’app di PostePay o con quella del Governo (o con entrambe contemporaneamente). In ognuno di questi casi l’iscrizione è valida, anche se in caso di iscrizione tramite IO l’utente avrebbe potuto sbagliare l’IBAN, perché lo doveva inserire manualmente. In questo caso è bene controllare questo dato.

Consap non c’entra nulla con i ritardi nei pagamenti dei rimborsi Cashback: l’unico reclamo che era possibile fare all’azienda pubblica del Ministero delle Finanze riguardava l’errato conteggio delle transazioni (o transazioni stornate, o transazioni conteggiate ma con importo sbagliato).

Poste Italiane non ha pubblicato alcun comunicato stampa, né messaggio sui suoi canali social, per spiegare perché alcuni dei suoi utenti non hanno ancora ricevuto il bonifico dal Governo.

Decisione prevedibile, visto che il motivo più probabile di questa situazione è il semplice sovraccarico dei sistemi di pagamento dovuto alla enorme quantità di rimborsi da erogare. I soldi, quindi, se non sono ancora arrivati arriveranno nei prossimi giorni e bisogna solo aspettare.

Ricordiamo, infatti, che gli utenti che hanno diritto ad un rimborso sono 6.119.307 in totale. Il fatto che in Italia circolino ben 8,1 milioni di carte PostePay Evolution spiega con un solo numero per quale motivo molti degli utenti che non hanno ricevuto il rimborso siano titolari di questa carta: è la legge dei grandi numeri, poiché PostePay Evolution è una delle carte più diffuse in Italia è molto più probabile che sia anche una di quelle con le quali ci sono più ritardi.

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