Comincerà martedì prossimo l’esame del caso Azzollini da parte della Giunta per le elezioni e le immunità del Senato. Lo ha stabilito l’ufficio di presidenza dell’organo parlamentare, che si è riunito a palazzo Madama presieduto da Dario Stefano e al quale non hanno preso parte i rappresentanti di FI e Ncd, che già in precedenza avevano criticato la rapidità, a loro parere immotivata, con la quale la Giunta si è occupata della richiesta di autorizzazione all’arresto, presentata al Senato dalla Procura di Trani. Come prevedono le procedura, nei prossimi giorni la Giunta ascolterà Antonio Azzollini, che può anche limitarsi solo a presentare una memoria difensiva, e poi spetterà al presidente della Giunta, che dovrebbe assumere, come è già avvenuto in altri casi di giudizio ‘delicati’, anche il ruolo di relatore. I tempi saranno comunque molto ravvicinati e, come hanno spiegato i componenti della Giunta al termine dell’ufficio di presidenza, l’iter si concluderà il 24 giugno con il voto. Quindi il giudizio finale dell’aula, che potrebbe arrivare prima della pausa estiva. “Rispetto il calendario, andrò in audizione. Se depositerò anche una memoria non lo so. Le carte sono di seicento pagine, almeno le voglio vedere”, ha affermato Azzollini, rispondendo ai giornalisti in merito alle decisioni dell’ufficio di presidenza della Giunta delle immunità di palazzo Madama sulla richiesta di arresto nei suoi confronti. Richiesta che il Pd, ha detto Matteo Orfini, voterà.
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