Gennaro Sangiuliano è stato ascoltato per oltre quattro ore dai magistrati della procura di Roma sulla vicenda che riguarda anche Maria Rosaria Boccia. L’ex ministro della Cultura (e prima ancora ex direttore del Tg2) aveva depositato, nei giorni scorsi, una denuncia nei confronti della imprenditrice (indagata per minaccia a personalità politica e lesioni) culminata poi con una serie di perquisizioni e sequestri eseguiti il 21 settembre scorso a Pompei.
“Abbiamo illustrato alcuni aspetti della denuncia presentata nei confronti di Boccia così come richiesto dai pm – ha spiegato l’avvocato Silverio Sica, legale di Sangiuliano, che ha invece preferito non rilasciare alcuna dichiarazione ai cronisti -. Gli inquirenti ora con scrupolo vaglieranno quanto abbiamo messo a loro disposizione: abbiamo massima fiducia nell’autorità giudiziaria”. L’ex ministro è stato sentito, alla presenza del difensore, perchè a sua volta indagato in procedimento connesso, dal procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi e dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini.
Lesioni e minaccia o violenza a corpo politico: questi i reati per i quali i magistrati della procura di Roma hanno iscritto sul registro degli indagati Maria Rosaria Boccia dopo la denuncia presentata dall’ex ministro Gennaro Sangiuliano. Il secondo reato, disciplinato dall’articolo 338 del codice penale, prevede la pena della reclusione da uno a sette anni.
I carabinieri del Nucleo Investigativo hanno perquisito l’appartamento della donna, a Pompei, sequestrando materiale informatico tra cui il cellulare dell’imprenditrice. A coordinare le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo il procuratore Francesco Lo Voi e il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini.
A casa di Boccia – iscritta nel registro degli indagati, come scritto dal quotidiano ‘La Repubblica’ -, gli investigatori avrebbero trovato anche gli occhiali smart, utilizzati in passato dalla donna per effettuare una serie di filmati anche all’interno della Camera dei deputati. Quanto posto sotto sequestro verrà analizzato dai carabinieri che hanno ricevuto la delega dai pm di piazzale Clodio.