Caso Boni, Lega: “Per ora niente dimissioni”

Non saranno ancora disposte per il momento le dimissioni di Davide Boni, dalla presidenza del Consiglio della Lombardia.

Dell’inchiesta per corruzione che ha coinvolto Davide Boni dovranno, infatti, discutere nelle prossime ore i vertici della Lega, che a quanto si apprende potrebbero vedersi già nel pomeriggio a Roma, come di consueto il mercoledì.

Bossi, insieme a Maroni, Calderoli e Giorgetti dovrà dare indicazioni precise su come affrontare un caso giudiziario che sembra lambire lo stesso movimento.

Bossi, infatti, insieme a Maroni, Calderoli e Giorgetti dovrà spiegare un caso che ha potrebbe avere anche risvolti negativi.

. Il presidente del Consiglio lombardo è arrivato stamani, come ogni giorno, al Pirellone e si è chiuso nel suo ufficio al 25mo piano. Pochi i collaboratori ammessi e nessuna dichiarazione pubblica, dopo le poche di ieri con cui l’esponente del Carroccio si è limitato a professarsi estraneo a ogni addebito.

Boni potrebbe chiedere di farsi interrogare, secondo quanto ha spiegato il legale Federico Cecconi, chiarendo che “l’interrogatorio è una opzione, assieme a quella di presentare memorie difensive” in un contesto di “massima disponibilità e dialogo”. “C’é una questione morale su cui é bene che tutti, non certo solo la politica, riflettano”, ha detto il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni. Tutti insieme questi, ha aggiunto, “sono fatti dolorosissimi che indeboliscono il sistema e la fiducia dei cittadini, non ci deve essere un gioco di scaricabarile fra i partiti”. “Stiamo ottenendo risultati importanti, la nostra azione di governo proseguirà”, ha aggiunto Formigoni. Secondo Formigoni, interpellato al suo arrivo a un convegno al Pirellone, quattro incriminazioni su cinque membri dell’ufficio di presidenza “determinano certo un quadro grave, ma ricordo che le responsabilità sono personali e non toccano l’attività della Giunta”.

“Auspichiamo che a tutela di se stesso e delle istituzioni, le sue dimissioni dall’Ufficio di presidenza arrivino al più presto”. Sara Valmaggi (Pd), uno dei due vicepresidenti del Consiglio regionale della Lombardia, é tornata così a chiedere le dimissioni di Boni. Una richiesta già avanzata ieri dalle opposizioni, ma che finora non ha avuto risposta. All’indomani della diffusione della notizia dell’indagine, la Valmaggi dice di “non credere mai ai complotti”, come hanno invece sostenuto esponenti leghisti. “L’aspetto giudiziario è solo la punta dell’iceberg – ha ribadito l’esponente del Pd interpellata a margine di un convegno sulle donne al Pirellone -. Il dato politico è l’incapacità di tenuta di questa maggioranza, di cui il presidente Formigoni dovrebbe prendere atto. Il vero risanamento passa dal ritorno alle urne”.

“A Milano, il coinvolgimento della Lega rappresenta la fine comica di una commedia tragica durata un ventennio”. Lo ha dichiarato Bobo Craxi secondo il quale “la Lega è stata travolta dall’onda giustizialista che ha cavalcato”. “Hanno esercitato in lungo e in largo – ha aggiunto Craxi – un potere spropositato, cavalcando un’onda giustizialista che finalmente li ha travolti”.

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