Proseguono le indagini sul caso della nave Diciotti che vede il ministro dell’Interno Matteo Salvini nel registro degli indagati. Il fascicolo è stato trasmesso dalla Procura di Agrigento a quella di Palermo che ha fatto cadere l’ipotesi di reato per arresto illegale. Restano al momento in piedi le ipotesi di reato legato all’abuso d’ufficio, omissione di atti di ufficio, sequestro di persona e sequestro di persona a scopo di coazione.
Entro il 14 settembre la Procura di Palermo dovrà trasmettere gli atti dell’indagine al Tribunale dei Ministri, al quale spetterà la decisione finale. Non è da escludere che da Palermo possano decidere di coinvolgere anche la Procura di Catania visto che i reati ipotizzati sarebbero stati commessi nel porto che ha ospitato la nave.
L’inchiesta potrebbe andare avanti e Salvini potrebbe essere chiamato in Tribunale, oppure potrebbero cadere tutte le ipotesi di reato nel caso in cui il Tribunale decida che il ministro abbia agito per il bene del Paese senza violare i diritti dei migranti a bordo dell’imbarcazione della Guardia Costiera italiana.