E’ il presidente di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini, a smentire per primo il proprio coinvolgimento nel giro di finanziamenti illeciti ai partiti, contrariamente a quanto emerge dagli ultimi sviluppi dell’ inchiesta Enav. In una nota di Finmeccanica dichiara infatti, in modo categorico, di “non aver mai creato fondi neri, di non aver mai elargito né dato ordini di elargire somme di denaro a politici e/o partiti”. Inoltre ribadisce che il sig. Lorenzo Cola non è mai stato il suo braccio destro, come invece riportato da alcuni organi di informazione.
Anche l’ex senatore Franco Bonferroni, membro del consiglio di amministrazione di Finmeccanica, ci tiene a dimostrare la propria innocenza: ”Non ho mai ricevuto somme di denaro dal Signor Cola né da altri – afferma Bonferroni – Le dichiarazioni che, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, lo stesso Cola avrebbe rilasciato al pm di Roma Ielo sono false, mi stupiscono grandemente e mi procurano molta amarezza. Ho dato incarico al mio legale, Romano Corsi del Foro di Reggio Emilia, di querelarlo immediatamente”.
Sulla stessa linea, il difensore di Guido Pugliesi, Francesco Scacchi, il quale ha smentito che negli uffici dell’amministratore delegato dell’Enav si siano mai svolti incontri con politici. ”In relazione alle dichiarazioni del signor Tommaso Di Lernia riportate sulla stampa – si legge in un comunicato – secondo le quali nell’ufficio dell’Amministratore Delegato di Enav Guido Pugliesi si svolgevano incontri con politici o rappresentanti di ogni partito ed in particolare di An, Francesco Scacchi, difensore di Guido Pugliesi, smentisce categoricamente tale ricostruzione in quanto eventuali incontri con autorità politiche sono sempre avvenuti nelle opportune sedi istituzionali e quindi non presso gli uffici della società”.
Anche il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un incontro dei cattolici del Terzo Polo, a palazzo Marini, ha negato la possibilità di un proprio coinvolgimento nell’ affare Enav. Intervistato dai giornalisti, ha affermato: ”Di Lernia? Mai visto e conosciuto. Per quanto mi riguarda questa storia è lunare. Non ho nemmeno un ufficio al partito. Ho fiducia nella magistratura e non credo al complotto” ha detto il leader dell’Udc.
”Nella vita bisogna avere la serenità, io sono sempre stato fortunato e se adesso c’è da soffrire ingiustamente sono disponibile e forse mi migliorerò anche” sono state le parole del leader centrista. Quanto all’accusa di tangenti rivolta a Giuseppe Naro, tesoriere del partito, ”io mi fido di quello che dice Naro – ha affermato Casini – Ho piena fiducia nella magistratura, come è giusto che sia, perché un cittadino onesto e serio deve avere fiducia nei magistrati e non credo a complotti”.
A intervenire è anche il senatore Altero Matteoli, già ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha smentito ”ancora una volta di aver mai ricevuto finanziamenti o altre utilità, né in mio favore né per la Fondazione che ho l’onore di presiedere”.
“Quanto dichiarato in interrogatori resi alla magistratura dai signori Cola e Di Lernia, ed oggi riportato in taluni casi in modo distorto e insinuante da alcuni organi di stampa, è falso, frutto di evidente fantasia. Ho dato mandato ai miei legali di tutelare in ogni sede la mia onorabilità da accuse infamanti e, ripeto, del tutto infondate e inventate”, ha concluso Matteoli.
Carmela Iovino