Berlusconi potrebbe essere sentito come teste nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta estorsione subita dall'imprenditore Giampaolo Tarantini. E’ quanto chiesto dalla Procura di Roma, che ha emesso per l’ex premier l’invito a presentarsi all’udienza. E’ stata chiesta inoltre, anche la proroga delle indagini.
Oggetto delle indagini del procuratore aggiunto Francesco Caporale e del sostituto Simona Marazza, per fatti che sarebbero avvenuti nel periodo marzo-luglio dello scorso anno.
In tali vicende sarebbe coinvolto anche Tarantini, la moglie di quest’ultimo Angela Devenuto, due collaboratori dell’imprenditore e l’ex direttore dell'Avanti Valter Lavitola. La procura di Roma sta indagando su una serie di pagamenti fatti dall’ex presidente del Consiglio a Tarantini. Nello specifico i pm di piazzale Clodio si stanno occupando di 500 mila euro dati dall’ex premier, per il tramite di Lavitola, all’imprenditore barese. Soldi, che come ha specificato lo stesso Tarantini, sarebbero serviti a riprendere la sua attività di imprenditore e non ad indurlo a rendere una falsa testimonianza sul caso escort. Su quest’ultima ipotesi sta procedendo la Procura di Bari. Berlusconi,si è invece giustificato su questo punto parlando di un semplice aiuto “ad un amico in difficoltà”.